Era stata annullata dalla Corte di Appello di Torino. Una sentenza definita da molti scandalo, letta senza aver ascoltato prima l'arringa dell'avvocato difensore.
Così quel giorno i giudici avevano condannato a 11 anni un padre, accusato di violenza sessuale sulla figlia minore e a 4 anni e mezzo la moglie, imputata in concorso, in quanto, secondo l'accusa, non si sarebbe opposta alle molestie.
Oggi in tribunale ad Asti, davanti al Collegio presieduto dal dott. Giannone, è arrivata la sentenza in primo grado. L'uomo, assistito dall'avvocato Silvia Merlino, è stato condannato a una pena di 7 anni (il pm Donatella Masia ne aveva chiesti 9), mentre la moglie, difesa dall'avvocato Alberto Masoero, è stata assolta.
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