Il Nazionale

Cronaca | 28 aprile 2021, 07:00

Omicidio Indino, chiuse le indagini sull'autista trovato morto in piazza del Palio ad Asti

Il fatto nel giugno 2015. L'uomo, che abitava a Montechiaro aveva 54 anni, unico indagato, Stefano Bagnasco

Omicidio Indino, chiuse le indagini sull'autista trovato morto in piazza del Palio ad Asti

Si sono chiuse le indagini per l'omicidio dell'autista, Francesco indino, rinvenuto cadavere in piazza Campo del Palio a giugno del 2015. Unico indagato resta Stefano Bagnasco, all'epoca datore di lavoro di Indino che aveva 54 anni ed era padre di quattro figli.

Indino sarebbe stato ucciso a colpi di spranga e lasciato esanime in piazza Campo del Palio, in un lago di sangue.

Richiesta l'archiviazione, perché i pubblici ministeri ritengono non sufficienti gli indizi a loro carico, per Massimo Blandini, Calogero Milioto, Alban Hila e Afrim Jahja.
Milioto, Hila e Jahja erano tutti dipendenti di Blandini, titolare di un’azienda di ortofrutta, da cui si serviva anche lo stesso Bagnasco.

 Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, dietro all'omicidio ci sarebbe stato un debito di ventimila euro, che Bagnasco doveva alla ditta di Blandini. Soldi mai arrivati e Blandini quindi, avrebbe chiesto a Indino di convincere Bagnasco a saldare il debito.

Il giorno dell'omicidio, 25 giugno 2015, ci fu un incontro tra Bagnasco, i creditori e Indino che, secondo gli inquirenti, avrebbe preso le parti dei creditori, scatenando le ire di Bagnasco.

Il cadavere di Indino, in un lago di sangue,  venne trovato da un passante, alle 4 e 56 della mattina dopo, il corpo era accanto al grande camion frigo bianco della ditta.

Un caso denso di colpi di scena, l'omicidio Indino, nel febbraio 2017, infatti, la Squadra Mobile della Questura di Asti aveva arrestato cinque sospettati, accusati di aver avuto un ruolo nel brutale omicidio, ma il tribunale del Riesame aveca smontato l'impianto accusatorio e annullato la custodia cautelare, scarcerando i cinque.
Oggi, i sostituti procuratori Laura Deodato e Simona Macciò, hanno segnato una svolta nelle indagini. Stefano Bagnasco è difeso dall'avvocato Alberto Avidano, la compagna di Indino, i parenti e i figli si sono costituiti parte civile.

Elisabetta Testa

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