Il Nazionale

Cronaca | 27 aprile 2021, 12:29

Boss dirigeva traffico di droga dal carcere: 9 arresti dei carabinieri

L'allarme del procuratore capo Loreto: "Preoccupano i cellulari che arrivano in cella"

Boss dirigeva traffico di droga dal carcere: 9 arresti dei carabinieri

Era recluso al carcere di Aosta dopo essere stato arrestato e condannato a 16 anni per l'omicidio di Patrizio Piatti, avvenuto a Monteu Roero (Cn) il 9 giugno 2015, ma ció non gli ha impedito di continuare a dirigere un gruppo criminale internazionale specializzato nel traffico di stupefacenti, attraverso telefoni cellulari entrati clandestinamente nel penitenziario, colloqui e "pizzini" nascosti nella corrispondenza, scambiati con gli altri componenti del gruppo, fra cui la compagna e la sorella.

Lui, Giuseppe Junior Nerbo, si era rifugiato in Spagna dopo essersi sottratto all'arresto, nel novembre del 2016, per l’omicidio di Patrizio Piatti. Il latitante era stato arrestato il 7 giugno 2017 vicino Barcellona, da dove dirigeva un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana attivo tra la Spagna e l’Italia, estradato in Italia e recluso prima ad Aosta e successivamente a Biella. Stamattina i carabinieri del Ros, con il supporto dei militari di Torino, Ancona, Cagliari, Nuoro, Savona e Ragusa, hanno arrestato 9 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e per plurimi episodi di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità. L’attività ha consentito di sequestrare 170 kg tra cocaina, hashish e anfetamine nonché individuare diramazioni dell’organizzazione in Spagna, Piemonte, Sardegna e Sicilia. A carico del gruppo è stato eseguito un sequestro preventivo per circa 700 mila euro.

"L'introduzione dei telefoni cellulari in carcere - spiega il procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto - é un fenomeno preoccupante, che svilisce la lotta contro la criminalita organizzata, una dimostrazione del potere mafioso. Negli ultimi due anni - continua Loreto - nelle carceri italiane sono aumentati i sequestri di cellulari. Nel 2018 ne sono stati eseguiti 394, l'anno dopo 1.204 mentre nei primi nove mesi del 2020 si sono registrati 1.761 sequestri".

Marco Panzarella

Commenti