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Sport | 24 aprile 2021, 15:10

Pro Patria, ultima giornata in casa e tanti assenti. Ma la loro voce si farà sentire

Lunga la lista degli infortunati e fa male non poter avere il pubblico in quest'ultimo appuntamento casalingo prima dei playoff. Ma il mister ricorda la ricetta: vogliamo continuare a sorprendere

Pro Patria, ultima giornata in casa e tanti assenti. Ma la loro voce si farà sentire

L'ultima giornata del campionato in casa, quella in cui di solito ci si ritrova allo stadio con un contrasto di allegria e malinconia, un po' come a scuola. Che quest'anno invece, suona così strana, con un doppio onere di assenze per la Pro Patria. Quelle degli infortunati, un elenco troppo lungo e ulteriormente doloroso pensando anche a come si è determinato (LEGGI QUI). Insieme a quella del pubblico che dovrà ancora rassegnarsi a seguire la partita contro il Livorno domenica 25 aprile dalle ore 15 su pc e cellulari.

Il 2 maggio si andrà poi ad Alessandria e poi ci saranno i playoff, sì. Ma questa domenica resta con un suo potere simbolico. Anche i match sponsor sono quattro come un esorcismo contro la solitudine forzata e quella tentazione di malinconia: Macelleria Tradizionale Rossi, Pro Patria Club, Studio Dentistico Bussini e Pubblizeta.

La lista degli assenti tra i tigrotti si è appunto allungata: a Lombardoni e Ghioldi, si sono aggiunti Bertoni, Galli e Parker. Sarà comunque una Pro giovane, che ha la sua missione bene in chiaro: «Vogliamo continuare a sorprendere» ha detto oggi Ivan Javorcic, nella sala stampa più griffata tigrotti che mai (LEGGI QUI). La Pro che vuole essere competitiva, anche quando gli episodi le giocano contro.  Che sa di dover afferrare anche le circostanze avverse e farle diventare esperienza. Che non ne vuole sapere di tradire la propria identità, costi quel che costi.

La Pro Patria che chiede rispetto, perché rispetta gli altri. Sesta con i suoi 57 punti domani gioca contro una squadra in fondo alla classifica, che pur ha recuperato un lumicino di speranza e vorrà battagliare. La domenica successiva, il 2 maggio, andrà invece da quell'Alessandria che scalpita per spodestare il Como in classifica.

Non fa differenza, nell'atteggiamento. Come quelle assenze, che fanno male, eppure si uniscono in una corrente più forte di tutto. La loro voce arriverà fino allo Speroni: «Presenti». 

Marilena Lualdi

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