Oggi è il 420. Per chi non lo sapesse, il 420 è la giornata della cannabis, festeggiata in tutto il mondo ogni 20 di aprile per ricordare l'orario (le 16.20, appunto) in cui – nel 1972 – cinque studenti della San Rafael High School in California si ritrovavano per cercare una piantagione abbandonata. La ricorrenza è stata celebrata anche a Torino, questa mattina, con un presidio organizzato in piazza Castello dal movimento Cannabis for Future.
I benefici economici della legalizzazione
La richiesta di attiviste e attivisti è quella di procedere verso una legalizzazione in grado di portare benefici economici ma non solo: “Vogliamo far capire al popolo italiano – ha sottolineato Sara, referente torinese di CFF – ma soprattutto allo Stato che la legalizzazione della cannabis, anche solo dal punto di vista ricreativo, potrebbe fruttare oltre 10 miliardi di euro. Se a questo aggiungessimo gli usi fatti a livello industriale, edile, medico e alimentare gli incassi potrebbero aumentare significativamente”.
Uso terapeutico e uso ludico
Uno degli ambiti di sviluppo più citati è proprio quello medico: “Vorremmo - ha proseguito – che la cannabis potesse essere coltivata e auto-prodotta dai tanti pazienti che, oltre a soffrire per le varie patologie, subiscono gli effetti collaterali dei farmaci tradizionali. Purtroppo, la domanda giornaliera attuale non riesce a essere soddisfatta”. Più delicato, ma non per questo meno sentito, è anche il consumo a scopo ludico: “Ci sono - ha concluso – ancora troppi pregiudizi, alimentati anche dai media. Il nostro movimento è nato proprio per fare informazione corretta, anche attraverso i social come Instagram, citando articoli di giornali e riviste di tutto il mondo”.
Il sostegno dei Verdi
In piazza c'era anche una delegazione dei Verdi - Europa Verde Torino: “Condividiamo - ha commentato la commissaria Angela Plaku – la battaglia per la legalizzazione perché fornirebbe, oltre a ingenti introiti economici, anche un'occasione di sviluppo per l'economia circolare e per l'uso della cannabis nei settori della bioedilizia, della farmacia e della cosmetica. La stessa aiuterebbe, inoltre, a ridurre il tasso di criminalità a Torino”.
Commenti