Dopo mesi di continue angherie, vessazioni, persecuzioni, violenze fisiche e umiliazioni, in conseguenza delle quali la convivenza era diventata un inferno, nei giorni scorsi una donna di 40 anni, residente nel comprensorio ricadente nella competenza territoriale della Stazione carabinieri di Villanova d’Albenga, ha trovato il coraggio di denunciare i gravissimi fatti, avvenuti anche alla presenza del figlio minore di 8 anni.
I carabinieri non si sono limitati a prendere la denuncia, ma con professionalità e solidarietà sono riusciti a guadagnarsi la fiducia della donna, che si è sentita ascoltata, presa in considerazione e tutelata, trovando la forza di reagire, consapevole che una sua eventuale richiesta di aiuto avrebbe trovato fulminea risposta da parte delle Istituzioni locali.
Purtroppo, durante la notte odierna, si è verificata l’ennesima scena di terrore a casa, dove il coniuge, un 48enne disoccupato, imperterrito, ha strappato con violenza il cellulare in possesso della donna, distruggendolo, giusto per dimostrare la sua supremazia in ogni discussione.
L’immediato arrivo dei militari della Stazione di Villanova d’Albenga, prontamente sollecitati dall'operatore del 112 della Compagnia carabinieri di Alassio, al quale aveva chiesto aiuto la signora, hanno posto fine alle continue angherie che il coniuge, incurante delle conseguenze, non disdegnava a mettere in atto.
Il marito violento è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e trasferito, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Savona, in carcere a Sanremo (IMP), per valutare prossimamente la sua posizione.
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