Il Nazionale

Cronaca | 02 marzo 2021, 08:01

Rapinano pistola in pugno la casa di riposo, poi derubano il parrocco: incastrati dalle telecamere e arrestati

VIDEO. Un uomo di 49 anni di Arcisate e un 34enne brianzolo arrestati questa mattina dai carabinieri del Reparto Operativo di Varese. Sono accusati di rapina aggravate e furto aggravato in seguito a due colpi messi a segno in una Rsa di Porto Ceresio e in parrocchia ad Arcisate

Rapinano pistola in pugno la casa di riposo, poi derubano il parrocco: incastrati dalle telecamere e arrestati

Fingendosi corrieri rapinano pistola in pugno una casa di riposo di Porto Ceresio, poi rubano all'interno della casa parrocchiale di Arcisate e mettono in vendita su internet la merce rubata. Due uomini arrestati dai carabinieri in seguito a un doppio colpo messo a segno in Valceresio. 

I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Varese, in collaborazione con i militari delle Compagnie di Varese e di Seregno, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Varese su richiesta della Procura nei confronti di due uomini - un 49enne e un 34enne - entrambi già noti alle forze dell'ordine e residenti rispettivamente ad Arcisate e a Barlassina (Monza e Brianza). L'accusa nei loro confronti è di rapina aggravata e furto aggravato in concorso.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese, erano partite lo scorso ottobre in seguito a una rapina a mano armata messa a segno da due sconosciuti ai danni di una Rsa di Porto Ceresio. In seguito a quell'episodio i carabinieri del Reparto Operativo di Varese hanno avviato le indagini risalendo ai due uomini finiti oggi in manette.

Nel corso della ricostruzione i militari dell'Arma, grazie anche all'acquisizione delle immagini del circuito di videosorveglianza comunale e del centro anziani stesso, avevano accertato che uno dei due - il 34enne - travestito da corriere per le consegne era riuscito ad accedere nell'ufficio delle struttura. Per il travestimento aveva indossato una vistosa giacca gialla sulla quale aveva scritto con un pennarello il nome di una nota compagnia di spedizioni.

Una volta nell'ufficio aveva minacciato una dipendente della struttura sotto la minaccia di una pistola, intimandole ad aprire la cassaforte. Non era però riuscito nell'intento: la donna infatti non aveva le chiavi della cassaforte. A quel punto l'uomo si era fatto consegnare tutti i contanti disponibili - circa 300 euro - ed alcuni valori bollati per una cifra di circa 200 euro. Con il bottino aveva scavalcato il cancello raggiungendo un'auto con a bordo il complice, un quarantanovenne di Arcisate: i due si erano quindi dati alla fuga.

Alcuni giorni dopo una seconda denuncia è arrivata ai carabinieri, questa volta da parte del parroco di San Vittore di Arcisate. Il sacerdote ha riferito ai militari di essere stato vittima, in pieno giorno, di un furto di alcuni attrezzi di giardinaggio di proprietà della parrocchia, custoditi sotto chiave in un magazzino la cui porta era stata forzata.

Le indagini, anche in questo caso supportate dalle immagini della videosorveglianza della Parrocchia, hanno consentito di identificare i due uomini come responsabili del furto. Il bottino, inoltre, era stato messo in vendita su internet tramite annunci.

 

Non solo: i carabinieri hanno avviato i contatti con la polizia cantonale del Ticino per accertare l'eventuale responsabilità dei due anche per quanto riguarda una rapina messa a segno lo scorso 19 dicembre in un ufficio cambio di Fornasette, in territorio svizzero.

Redazione

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