Il Nazionale

Cronaca | 02 marzo 2021, 15:48

“Più tamponi, vaccini e ristori” per Cavour in zona rossa

La richiesta del Comune alla Regione. Mentre le famiglie di Zucchea, tagliate fuori dal resto del paese, si lamentano per l’isolamento forzato

“Più tamponi, vaccini e ristori” per Cavour in zona rossa

Un’unità mobile per fare i tamponi, vaccinazioni e aiuti economici per le attività chiuse all’improvviso. Queste le richieste che il Comune di Cavour ha fatto alla Regione dopo l’istituzione della zona rossa. Ma in questi giorni è emerso anche il problema di chi abita a Zucchea e la cui vita lavorativa e sociale gravita sui Comuni limitrofi.

Dopo l’istituzione della zona rossa, annunciata venerdì sera scorso, il sindaco di Cavour Sergio Paschetta ieri ha scritto al presidente della Regione Alberto Cirio e alla sua Giunta nella speranza di ottenere una serie di misure. Si parte da un’unità mobile per fare un maggior numero di tamponi ai contatti stretti di positivi, alle categorie a rischio…

Parallelamente si chiede una campagna di vaccinazione della popolazione, su base volontaria, e il Comune si farebbe carico della logistica, sottolineando però l’importanza di realizzare un polo sanitario territoriale, per cui Cavour ha chiesto un finanziamento.

Inoltre si richiedono aiuti economici per le attività chiuse all’improvvisto, come quelle della ristorazione, e per gli studenti che hanno fatto l’abbonamento al bus per andare alle scuole superiori e ora devono stare in didattica a distanza.

In questi giorni, però, non sono mancate le proteste di si trova in una situazione particolare: ovvero risiede nel Comune di Cavour, ma la sua vita gravita su altri Comuni.

È il caso delle famiglie di Zucchea. E una di queste ha scritto una lettera al nostro giornale per sollevare il problema: “Siamo una famiglia che abita a Zucchea, frazione nota per essere al crocevia tra più Comuni e per essere formata da un manipolo di case buttate qua e là tra i prati e isolate per buona parte dell’anno da Cavour a causa del guado che alla prima piena viene regolarmente portato via. Insomma, cinquanta metri dietro casa nostra è già Macello, Cavour è lontana e irraggiungibile. Neanche per sbaglio ci appoggiamo a Cavour. È scomodo, lontano e poco pratico. I pochi bambini della frazione vanno a scuola a Macello e quando crescono proseguono a Buriasco, la spesa la si fa a Vigone o a Macello, i servizi sono tutti a Macello”. Eppure la zona rossa a Cavour ha colpito anche loro. Una situazione che in Comune conoscono: “Nell’incontro di venerdì con Regione e Prefettura abbiamo presentato queste problematiche, ma ci hanno fatto capire che non c’erano soluzioni alternative a un provvedimento che prevedesse la zona rossa per l’intero Comune” spiega il sindaco Paschetta.

Marco Bertello

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