Continua a essere un rebus il futuro di piazza Crispi. Nonostante la ferma volontà di rilanciare un luogo diventato poco attrattivo e problematico, al netto delle numerose soluzioni provate, la ricetta per far rinascere quell'area di Barriera di Milano non pare affatto semplice.
Ne è consapevole l'assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco: "Sì, c'è un problema: quel mercato non funziona e dobbiamo prenderne atto". Rispondendo a un'interpellanza del consigliere Raffaele Petrarulo, Sacco ha spiegato: "Nemmeno Coldiretti ha voluto andare, lo stesso gli extralimentari durante la pandemia".
Petrarulo, forte della precedente esperienza in Circoscrizione 6, ha chiesto che l'amministrazione si impegni di più nel rilanciare piazza Crispi: "Dobbiamo incentivare a vivere la piazza, va ripopolata. Serve uno stop delle tasse per un anno come incentivo". Una proposta accolta con più di un dubbio da Sacco: "Sgravi? Sono perplesso, ci ho provato e non ha sortito un grande effetto".
Di soluzioni, come detto, ne sono state pensate tante. "Va rimossa la tettoia, ma l'unica speranza è che il Comune trovi un sistema di finanziamento e stimolo economico per far si che possano insediarsi dei commercianti" è la posizione del consigliere di Circoscrizione Antonio Ledda.
Tante idee, tante ipotesi, ma poca fiducia. Ecco perché, dopo averle provate tutte, Sacco ha pensato di coinvolgere i residenti: "Chiediamo ai cittadini come si immaginano il futuro di quell'area, noi ci abbiamo provato".
Commenti