Centinaia di maestri di sci, con abbigliamento tecnico e sci ai piedi, si sono ritrovati stamattina sotto la sede della Regione Piemonte, a Torino, per chiedere la riapertura delle piste e la possibilità di lavorare durante le feste di Natale.
“La situazione è gravissima - spiega il sindaco di Sestriere Giovanni Poncet - gli impianti chiusi a Natale determinano una perdita pari al 50% del fatturato stagionale, un mancato introito insostenibile per i maestri di sci che, è bene ricordarlo, sono dei professionisti. Senza ristori concreti queste persone non potranno mantenere le loro famiglie e, più in generale, l’economia della montagna che va a morire”. E ancora: “La pandemia causerà una perdita per la montagna piemontese pari a 1 miliardo di euro, una cifra enorme. Purtroppo il Governo ci ha abbandonato, abbiamo un decalogo che consente di sciare in sicurezza durante le vacanze di Natale, ma non è stato preso in considerazione”.
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In tarda mattinata il presidente Alberto Cirio ha raggiunto i manifestanti, spiegando loro che entro fine anno la Regione stanzierà un contributo a fondo perduto pari a duemila euro per ogni maestro di sci. "Non molleremo di un millimetro nel chiedere al Governo di dare ristori a tutto il mondo della montagna, nel frattempo la Regione stanzierà questo ristoro, che serve a compensare le mancate entrate. Non è una promessa ma un impegno reale. Abbiamo distinto chi fa il maestro a tempo pieno e chi lo fa in modo saltuario, questo non è un bonus da rendicontare semmai un risarcimento”.
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