È stato assolto il pensionato astigiano, pensionato imputato per false dichiarazioni alla banca che, non credendo al suo essere "risparmiatore", aveva segnalato anomali versamenti sul suo conto in poco tempo.
L'uomo, imprenditore di 70 anni, ex titolare di un'azienda di fornitura di prodotti alimentari all’ingrosso, a febbraio di quest'anno era finito sotto processo con l’accusa di false comunicazioni all’istituto bancario.
Difeso dall'avvocato Alberto Masoero ha dovuto dimostrare che i soldi sul conto non erano frutto di evasione fiscale o altro ma di risparmi di una vita, suoi e della moglie, morta qualche anno prima e, come anche testimoniato dai figli, l'uomo d'abitudine teneva i contanti in casa, ma morta la moglie, ha preferito versarli in banca.
Oggi l'assoluzione. "Per la normativa antiriciclaggio - spiega l'avvocato Masoero - la banca gli aveva chiesto da dove venissero quei soldi. Lui ha spiegato che erano per la cessione di attrezzatura della sua attività lavorativa, anche se tanti erano frutto di risparmi di una vita che lui teneva in casa e dopo la morte della moglie aveva iniziato a versare".
Inizialmente al pensionato erano stai contestati 85mila euro di versamenti, in corso di processo scesi, dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza a 35mila.
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