È prassi attendere la risposta ufficiale del Municipio nei confronti di una interpellanza inoltrata da un membro del legislativo cittadino.
Anche per quella di Demis Fumasoli (Forum Alternativo), che – dopo aver definito “la volontà di attirare persone dall’estremo opposto della nostra amata Nazione, in un momento così delicato sembra un pugno nello stomaco. Già mal si comprende la volontà di eseguire un mercatino natalizio (forse unica città in Europa), ma il non volersi limitare alle sole persone che risiedono nel comprensorio è dannatamente incomprensibile” - interroga l'esecutivo circa la promozione dei mercatini di Natale a Losanna (“E’ stata fatta anche in Lombardia? E più in generale in qualche Stato estero” si chiede Fumasoli) tramite alcune affissioni e i relativi costi, verrà data una risposta completa nella sede opportuna.
“Vista però l'importanza di chiarire immediatamente alcuni aspetti sollevati, soprattutto per inserire nel giusto contesto la questione – scrive il Dicastero Cultura, Sport ed Eventi Divisione Eventi e Congressi Città di Lugano -, ci preme precisare alcuni punti utili alla comprensione dei fatti. Questo anche per dare altri elementi di giudizio, visti i molti commenti che circolano sui social e nella rete dai quali si desume che non vi sono a disposizione tutti gli elementi oggettivi per una valutazione completa.
La Città di Lugano, nell’ambito degli accordi stipulati con la Società Generale di Affissioni SA, dispone di alcuni spazi di affissione gratuiti in Ticino e in Svizzera, a disposizione delle necessità dei vari settori dell'amministrazione cittadina. Si tratta di campagne limitate sia per intensità che per estensione territoriale, la cui pianificazione avviene già all’inizio dell’anno.
La piccola campagna per il periodo natalizio prevedeva due momenti distinti. Il primo si dettagliava in settembre senza fornire i particolari di possibili attrazioni, con esposizione di manifesti tra fine novembre e inizio dicembre.
La secondo più intensa e corposa, dettagliata entro fine ottobre, sarebbe seguita per la metà di dicembre.
Ad inizio settembre sono partite le discussioni con il mondo della ristorazione, del commercio e degli alberghi per precisare il contenuto promozionale del periodo invernale da riportare nella campagna. Pertanto i primi manifesti, gratuiti, esposti in alcuni punti, in realtà non pubblicizzano i mercatini di Natale (5-24 dicembre) bensì la stagione (1 dicembre ’20 — 6 gennaio ’21).
L’esposizione di tali manifesti, confermati già da mesi, scadeva in questi giorni e non è stato possibile disdirla. È stato invece possibile disdire il secondo momento, la più consistente campagna promozionale di dicembre in Svizzera e in Lombardia.
I| manifesti esposti riportano il Natale a Lugano come periodo generico, in quanto era evidente al momento degli accordi siglati che le decorazioni e le luci a Lugano sarebbero state fatte, mentre si dovevano ancora attendere conferme circa eventi e mercatini. Ecco perché è stato promosso il periodo e non certamente i mercatini.
In conclusione non sono stati spesi soldi, la campagna dei mercatini e di altri momenti è stata già bloccata da settimane, quella piccola e preliminare che scadeva in questi giorni era stata decisa in settembre. Infine ricordiamo che la considerevole campagna di promozione online è stata annullata già diverse settimane fa”.
Alle altre domande di Fumasoli quali “Il Municipio non reputa sufficiente la massa di persone residente nel comprensorio del luganese per non creare problematiche di assembramento durante il mercatini? E’ informato il Municipio che la Confederazione da ormai parecchio tempo chiede sacrifici alla popolazione e soprattutto di diminuire il più possibile la mobilità interna? Asseconda questa richiesta la vostra campagna pubblicitaria?” verrà presumibilmente data risposta nel prossimo Consiglio Comunale.
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