E' di questi giorni la decisione (e il conseguente dibattito) del presidente della Regione Alberto Cirio che dispone fino a mercoledì 23 dicembre 2020 il ricorso alla didattica digitale a distanza nelle classi seconde e terze medie statali e paritarie. Un provvedimento cui il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, ha risposto scrivendo una lettera allo stesso governatore.
"Siamo consapevoli della delicatezza della situazione, dei rischi che possono determinare aperture indiscriminate e che pareri tecnici a supporto della sua decisione suggeriscono questa misura – scrive Montà –, ma ci permettiamo di invitarla a riflettere ulteriormente sulla comprensibilità e ragionevolezza sul piano scientifico, amministrativo e politico di questa decisione, a maggior ragione nel rapporto con famiglie e alunni, fortemente limitati dalla impossibilità di frequenza della scuola. Come si spiega che a poche decine di chilometri dal Piemonte i loro coetanei potranno andare a scuola pur essendo quelle regioni in zona arancione? Come è possibile che scuole capillarmente presenti sul territorio e per cui l'impatto sul trasporto pubblico locale è assai modesto debbano rimanere chiuse per le classi seconde e terze, qualora fosse il trasporto la ragione di tale scelta?".
Il sindaco prosegue sottolineando che “questa scelta pare poco comprensibile”. "Per questo la invitiamo a rifletterci meglio e a riconsiderarla alla luce del pesante impatto su studenti giovani, per cui l'ambiente scolastico è parte del processo di istruzione ed educazione, nonché sulle loro famiglie cui va la responsabilità della cura e dell'assistenza nel percorso scolastico e nella permanenza a casa nel momento in cui ulteriori attività riapriranno".
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