Correre ai ripari, dopo le immagini di code, ressa e assembramenti che si sono registrate nella giornata di ieri (anche) a Torino, nella prima giornata di "zona arancione" per il Piemonte. Una sorpresa? Per pochi, considerando che si trattava di una domenica, a meno di un mese dal Natale e con tutte le attività commerciali che riaprivano dopo settimane di serrande abbassate.
Ma è chiaro che qualcosa non è andato nel verso giusto, se si vuole procedere lungo un cammino di raffreddamento della curva del contagio del Covid. Su questi temi si è riunito questa mattina il Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Claudio Palomba e alla partecipazione del presidente della Regione Alberto Cirio, della sindaca di Torino Chiara Appendino, del questore Giuseppe De Matteis, oltre ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
A preoccupare, come detto, proprio fenomeni di eccessiva concentrazione di persone in occasione della riapertura delle attività commerciali. Si è dunque deciso di procedere con alcune iniziative per limitare l’eccessivo affollamento nelle vie del centro. E già nella giornata di domani si terrà un incontro con le associazioni dei commercianti e i gestori dei principali esercizi commerciali del centro di Torino per la messa in atto di misure organizzative e prescrizioni rigorose per evitare gli assembramenti all’ingresso dei negozi.
Occhio agli spostamenti tra Comuni
Saranno inoltre svolti controlli a campione anche nei punti di accesso a Torino per verificare il rispetto delle limitazioni alla mobilità in vigore nella “zona arancione”, che prevedono, ora, la possibilità di spostarsi solo all’interno del proprio Comune ma richiedono la sussistenza di comprovati motivi, documentati attraverso l’apposita autocertificazione, per spostarsi con mezzi pubblici o privati in un comune diverso.
Proseguiranno i controlli già messi in atto da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia Municipale, anche con pattuglie appiedate.
Verranno sensibilizzati i Sindaci del territorio della Città Metropolitana, cui verrà richiamata anche l’attenzione e la collaborazione al fine di evitare casi di mobilità dai rispettivi territori non rispondenti alle prescrizioni in vigore.
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