Questa notte i Carabinieri della Stazione di Loano, in collaborazione coi i colleghi di Pietra Ligure, hanno arrestato un italiano 38enne, N.C., su ordine del Gip di Savona per i reati di estorsione, rapina, ricettazione, false dichiarazioni all’autorità, porto ed uso di contrassegni in uso a corpi di polizia.
La vicenda ha avuto inizio nel mese di luglio quando gli uomini dell'arma loanesi hanno avuto notizia di un prete minacciato con un coltello da uno sconosciuto al fine di farsi consegnare del denaro, presso la canonica della chiesa.
L’uomo, presentandosi sotto falso nome, infatti aveva contattato già i primi di febbraio il parroco per chiedergli del denaro. Il parroco gli aveva dato 60 euro per beneficenza, ma da quel momento l’uomo aveva cominciato con telefonate insistenti a pretendere altri soldi. Le telefonate nel tempo si erano fatte via via sempre più minacciose fino a promettere di far saltare in aria la chiesa se non si fosse presentato con i soldi. All’appuntamento il parroco si era fatto assistere da un altro prete per paura che potesse succedere qualcosa, ma il “bisognoso” alla vista dei parroci aveva estratto un coltello facendosi consegnare 10 euro.
A quel punto sono quindi scattate le indagini dei Carabinieri che hanno sentito i due ecclesiastici ricostruendo il fatto appena descritto ed individuando il responsabile con l’aiuto della descrizione del soggetto e del sistema di video sorveglianza della chiesa.
Dalle indagini sono emerse altre estorsioni e rapine commesse nei confronti di altri prelati. Verso la fine del 2019 l’arrestato aveva infatti contattato un parroco della Caritas chiedendo un contributo di 700 euro per pagare l’affitto, dichiarandosi in stato di bisogno. Data l’esosità della somma richiesta e considerato l’uomo non disponeva di residenza e domicilio nell’abitazione indicata gli era stato negato il contributo. Vistosi negare la somma richiesta l’arrestato aveva minacciato il prete con parole e toni decisamente forti. Il parroco però non si era lasciato intimorire e non aveva consegnato il denaro.
Stesso copione si era svolto nell’agosto del 2019 quando un altro parroco aveva ricevuto una telefonata dall’uomo che poi si era presentato nella parrocchia, ancora una volta sotto falso nome, e dopo aver richiesto con insistenza una somma maggiore era riuscito a farsi consegnare 100 euro. Da lì erano seguite numerose telefonate in cui l’uomo con tono minaccioso aveva richiesto altre somme di denaro e, ricevendo un diniego, aveva minacciato il prete.
Il “modus operandi” dell’arrestato aveva coinvolto molti parroci della piana di Albenga che per senso di carità avevano deciso di aiutarlo, venendo poi minacciati anche di morte per non aver aderito alle ulteriori richieste di denaro.
Ricevute tutte queste denunce i Carabinieri di Loano si sono messi subito sulle tracce dell’uomo che una prima volta si era dato alla fuga durante un controllo, venendo però immortalato dai sistemi di sorveglianza in dotazione alle pattuglia e definitivamente identificato nel corso di un secondo controllo durante il quale aveva esibito una partente falsa e una placca anch’essa falsa con scritto “forze armate”.
Considerata la gravità dei reati compiuti, soprattutto ai danni di parroci che cercano in tutti i modi di venire incontro alle esigenze dei bisognosi, è stato chiesto al P.M. un provvedimento cautelare che il Gip ha concesso sposando pienamente le risultanze dell'azione investigativa svolta dai Carabinieri.
L’uomo è stato arrestato stanotte e condotto in carcere a Imperia dov'è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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