LASSI 6,5
Il Fossano non ha creato granché, ma alcune sue uscite in presa, sicure, hanno dato tranquillità a tutti. Un punto di ri-partenza, per lui e per la squadra.
AMMIRATI 7
Piace eccome: per gamba, per garra. Esce dal campo un po’ scontento (cambio obbligato per questioni under) e questo è un ulteriore segnale positivo.
dal 17’ st ROMEO 6.5: Entra, come già mercoledì, con il piglio di chi vuole dare tutto per la squadra, tanti o pochi che siano i minuti a disposizione.
MAPELLI E VISCOMI 7
Il muro biancorosso festeggia la prima partita senza gol incassati. Con merito.
PETITO 6,5
Più tranquillo e così più efficace. Sulla strada giusta.
BEAK 6
Il suo compito è essere lo scudiero di Guitto, coniugando equilibrio e semplicità: oggi lo ha fatto, bene.
dal 17’ s.t. PARPINEL 6: senza sbavature, ciliegina l’assist per il 4-0 di Fall.
GUITTO 6,5
Dai suoi piedi passa letteralmente ogni pallone del Varese. Oggi, come ci siamo permessi di chiedere mercoledì, si è preso anche qualche rischio in più: un passo avanti per essere il “vero” Guitto, un giocatore di primissima fascia in questa categoria.
OTELÈ 8
Spacca la partita, pizzicando il corner di Guitto e rapinando Koulibaly per poi sparare in rete il raddoppio. Per l’occasione, su suggerimento di un amico e collega sempre attento al Varese anche da lontano, adattiamo un noto proverbio lombardo, “Otelè fa ‘l to mestè" (fai il tuo mestiere): ovvero, segnare. Oggi e nelle prossime partite.
dal 32’ st MINAJ s.v.
BALLA 6
Non trova particolari spunti, ma dal dischetto è glaciale: palla da una parte, portiere dall’altra. Contava questo.
dal 35’ st FALL 6: un gol utile al Varese per mettere la ciliegina, a lui per iniziare a mettersi in moto.
CAPELLI 6
Ancora un po’ di frenesia nei momenti decisivi, ma il suo contributo non manca.
LILLO 6,5
La giusta furbizia per conquistare il rigore, diverse giocate utili alla squadra per salire e provare ad andare in gol. Per ora non ha ancora segnato: succederà presto.
dal 43’ st ADDIEGO MOBILIO s.v.
SASSARINI 7
Al primo gol, Otelè e tutti i giocatori corrono in panchina ad abbracciarsi con il mister e il resto dei compagni: basta questo per dire della voglia del gruppo di sbloccarsi e reagire alle difficoltà. Partita condotta nel modo giusto, spingendo o rallentando quando necessario, sempre dietro sue precise indicazioni. Una grande risposta, al pari di quelle date in conferenza stampa (le troverete a breve nel commento del Confa).
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