Nella riunione di stasera del tavolo a cui siedono Pd e Cinque Stelle è venuto fuori lo scoglio del nome del candidato sindaco alle Comunali del prossimo anno a Pinerolo. Il Pd ha messo il veto sul primo cittadino uscente, per continuare il percorso. Uno scoglio difficile da aggirare, visto che il Movimento non è intenzionato a rinunciare alla ricandidatura del suo attuale leader.
A lanciare il dialogo e a fare da mediatore è stata Sinistra italiana, che ha coinvolto anche altre due forze di sinistra: Rosso pinerolese e Articolo Uno.
Stasera il segretario del Pd, Luca Barbero, non ha usato mezzi termini, ricordando la linea fatta già presente a giugno: «Il nome del candidato sindaco non è un tema secondario. Se il percorso deve essere condiviso, ci vogliono persone che rappresentino il programma a livello istituzionale. Non sono disposto a seguire un percorso con Salvai candidato sindaco».
Parole che alzano un muro, anche perché i Cinque Stelle non hanno intenzione di discutere Salvai: «Il sindaco uscente ha lavorato bene e non vediamo perché non dovremmo ricandidarlo» ha ribattuto Giorgio Pittau, capogruppo del M5S in Consiglio comunale.
Dal canto suo il primo cittadino ha aggiunto: «Sono al tavolo per capire se posso fare sintesi e rappresentare questa maggioranza. Ma quando si tratterà di parlare del nome, io la mano la alzo, perché la mia ricandidatura è lo sbocco di un percorso».
Franco Milanesi di Rosso pinerolese, per dirimere la questione, ha proposto di aprire un tavolo tra le cinque forze politiche che discuta sul nome, mentre si va avanti a ragionare sul programma. Giorgio Canal di Sinistra italiana, che conduce gli appuntamenti, ha invece riproposto il percorso dal basso, che aveva lanciato all’inizio: prima i temi poi i nomi. Perciò il confronto continuerà con le realtà che stanno ragionando sul futuro di Pinerolo e Pinerolese, come il progetto “Ripartiamo insieme”, poi si discuteranno le proposte tematiche avanzate dalle cinque forze politiche al tavolo, infine si discuterà del nome.
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