"Questa è una richiesta che non mi aspettavo, stiamo andando su un territorio dove organizzare una manifestazione può diventare un problema, non vorrei che alla fine passasse il principio che é meglio non fare più nulla". Lo ha detto Luigi Chiappero, legale difensore di Chiara Appendino, dopo la richiesta di condanna a 1 anno e 8 mesi avanzata stamattina nei confronti della sindaca dal pm Vincenzo Pacileo, nell'ambito del processo per i fatti di piazza San Carlo.
Appendino, così come l'ex questore Angelo Sanna, l'ex capo di gabinetto della sindaca Paolo Giordana, l'ex presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese e l’architetto Enrico Bertoletti, é imputata per omicidio, disastro e lesioni colposi. Chiappero esporrà la sua versione dei fatti nell'udienza del prossimo 16 dicembre.
A fine udienza, il pubblico ministero Pacileo ha spiegato che "il grosso limite è stato quello di organizzare tutto in fretta e ognuno ha pensato di dover fare solo un pezzetto di quella che invece era un'opera collettiva. La manifestazione così come è stata organizzata, in quella piazza chiusa, con il transennamento, con la previsione nota di un afflusso di decine migliaia di persone - ha aggiunto Pacileo - è stata l'origine di quello che è successo dopo".
"Anche se poi tutto è stato scatenato da un evento illecito di altre persone, il contesto era di per sé pericoloso, avrebbe potuto essere qualsiasi altra cosa a causare quello che poi è accaduto".
La prossima udienza è in programma mercoledì 25 novembre.
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