I dubbi sulla sicurezza del padiglione V di Torino Esposizioni, designato come “Covid Hospital” per ospitare dalla prossima settimana 458 posti letto per i ricoveri meno gravi e di sub-intensiva, erano stati elencati ieri dal consigliere regionale di Liberi e Uguali Marco Grimaldi (LEGGI QUI), che aveva citato uno studio del Politecnico di Torino datato settembre 2019.
Oggi quell'appello a “fare attenzione” è stato raccolto dall'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: “Non sapevo di questo studio, ma posso assicurare che i tecnici della Protezione Civile stanno valutando tutte le ipotesi e le possibilità che lo studio del Politecnico ha evidenziato. In questo momento anche i tecnici dell'Arpa sono al lavoro per fare queste verifiche".
Grimaldi in particolare aveva scritto: "Uno studio pubblicato dal Politecnico di Torino nel settembre 2019 ha rilevato che il parcheggio sotterraneo di Torino Esposizioni – il Padiglione V di Riccardo Morandi – in cui sarà ospitato il nuovo Covid hospital da 458 posti letto presenterebbe fattori di vulnerabilità della struttura sia dal punto di vista della durabilità degli elementi in calcestruzzo armato precompresso, sia dal punto di vista sismico’". "Dobbiamo dunque sperare – aveva concluso provocatoriamente Grimaldi – che non ci siano alluvioni o terremoti per evitare una tragedia?”.
Una risposta è arrivata oggi anche dall'assessore comunale all'Urbanistica di Torino Antonino Iaria: “Trovo davvero esecrabile – ha scritto su Facebook – il procurato allarme sulle presunte problematiche strutturali del padiglione Morandi. Gli studi del Politecnico erano infatti legati soltanto a un progetto di riutilizzo del padiglione per adeguarlo a un uso come aula universitaria. Il padiglione attuale è stato testato con prove di carico che hanno verificato la stabilità della struttura. Se solo il consigliere Grimaldi mi avesse contattato, questa inutile polemica non sarebbe nemmeno partita”.
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