Da lunedì 26 ottobre le scuole del Piemonte dovranno attivare forme di didattica a distanza pari al 50%. È quanto confermato dal governatore Alberto Cirio rispetto alle decisioni assunte questa mattina dal Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica per l’applicazione regionale dell’ultimo Dpcm. Il provvedimento riguarda esclusivamente le scuole superiori dal secondo anno al quinto.
“Vogliamo quindi - ha precisato il presidente - che la didattica in presenza sia garantita dalle elementari fino alla prima superiore. In classe avremo così la metà dei ragazzi, ma a settimane alterne. Potranno ad esempio iniziare, la prossima settimana, le classi seconda e terza a distanza, la quarta e la quinta in classe, e viceversa la settimana seguente. Ma ciascun istituto potrà decidere in autonomia come modulare l’alternanza”.
“Parliamo di ragazzi - ha aggiunto Cirio - che hanno un’eta tale da poter restare a casa da soli, senza i genitori. In questo modo garantiamo l’apertura totale delle scuole della regione e, cosa principale, avremo 75 mila ragazzi in meno in transito sui mezzi pubblici”.
Per quanto riguarda i centri commerciali, da questo weekend saranno completamente chiusi ogni sabato e domenica a eccezione dei negozi alimentari. “Una scelta dettata un po’ dalla volontà, in quanto luoghi di assembramento reale - ha sottolineato il governatore del Piemonte -, un po’ dalla vicinanza con la Lombardia, perché abbiamo le province di Novara, Vercelli e Verbania sui confini e rischieremmo l’invasione dei cittadini lombardi, che si sono già ritrovati con i centri chiusi”.
Confermata la chiusura degli esercizi commerciali da mezzanotte alle cinque del mattino, così come il divieto di vendita di alcolici da asporto dalle ore 21.
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