Questa mattina a Taggia gli studenti dell'Istituto Colombo hanno voluto scioperare. Numerosi ragazzi hanno scelto di aderire alla manifestazione nazionale del movimento studentesco contro il mancato rispetto delle disposizioni anti Covid nelle scuole italiane.
A livello locale gli studenti del Colombo hanno segnalato alcune criticità nell'Istituto ospitato nel complesso delle ex Caserme Revelli. A detta dei giovani manifestanti in numerose aule si registrerebbe il mancato rispetto del distanziamento interpersonale tra i banchi, così come si correrebbe il rischio di assembramenti durante le fasi di ingresso e uscita dall'Istituto, a causa della compresenza con le classi delle altre scuole secondarie di secondo grado ospitate nell'edificio.
Un rappresentante degli studenti, Mattia Pio Crescente, è stato ascoltato stamani dalla dirigente scolastica Valentina Dell'Aquila e dalla delegata, Alessandra Cerri. Dalla presidenza sono arrivate rassicurazioni circa il corretto rispetto del distanziamento tra i banchi, controllato già diverse volte. Invece sulla problematica legata agli orari, la dirigenza ne ha preso atto e ha confermato l'intenzione di valutare eventuali modifiche, in seguito al confronto che ci sarà nelle prossime ore, presso l'ufficio scolastico provinciale dove si prenderanno in esame anche le nuove disposizioni introdotte con l'ultimo DPCM. In particolare, da domani, nelle scuole secondarie di secondo grado è previsto l'ingresso a partire dalle ore 9, con orari ulteriormente scaglionati ma lasciando la decisione sulle modalità ai singoli dirigenti d'Istituto.
Ascoltando le voci dei manifestanti fuori dal Colombo, c'è anche chi vorrebbe più didattica a distanza, vista come una concreta risposta per evitare assembramenti all'interno della scuola. Così come, c'è anche chi chiede che venga misurata la temperatura all'ingresso, un po' come avviene negli uffici pubblici. In realtà oggi, le scuole non sono obbligate a rilevare la temperatura, in quanto questa operazione dovrebbe essere fatta al mattino dalle famiglie prima di mandare il proprio figlio a scuola.
In ultima analisi gli studenti hanno sollevato anche la problematica del trasporto pubblico locale. Secondo i ragazzi, al mattino, durante l'orario di punta, è difficile mantenere il distanziamento all'interno degli autobus che portano i giovani a scuola, da tutta la provincia. L'unica soluzione per loro potrebbe essere l'aumento di corse.
La manifestazione odierna ha visto la partecipazione a livello provinciale anche di alcune classi di altri istituti. In particolare si segnalano adesioni a Ventimiglia, al Classico, al Ruffini, all'IPSIA di Imperia. Lo sciopero odierno, è un primo atto di una protesta che verrà replicata anche venerdì, con l'intenzione di puntare l'attenzione nazionale sulle molteplici criticità legate all'anti Covid nel mondo della scuola.
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