Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia dell'avviso di garanzia ricevuto dal neo rieletto sindaco di Moncalieri Paolo Montagna: l'accusa è di falso idelologico, perché avrebbe certificato di aver fatto volontariato - nel periodo della messa alla prova - presso un'associazione di Protezione Civile senza, in realtà, averle eseguite davvero.
"La notizia delle nuove indagini a carico del sindaco Montagna è una brutta notizia soprattutto per Moncalieri. I Moderati sono da sempre garantisti, perché le battaglie politiche si fanno in aula consiliare e non sulle disgrazie degli avversari", hanno scritto in una nota il leader nazionale Mimmo Portas e il candidato sindaco sconfitto alle ultime elezioni Abelio Viscomi.
"A Moncalieri abbiamo scelto convintamente di non sostenere Montagna perché abbiamo una visione diversa della gestione della cosa pubblica e dell’impegno politico. Montagna ha vinto le elezioni a Moncalieri, speriamo che almeno questa volta chiarisca con la città e il Consiglio Comunale i reati che gli attribuiscono", ha concluso la nota dei Moderati.
Ancora più duri i toni del Movimento 5 Stelle, che domenica e lunedì puntava su Barbara Fassone per la poltrona di sindaco: "Prendiamo atto che la procura è tornata ad indagare sui fatti che videro coinvolto il sindaco Montagna in un procedimento giudiziario per accesso abusivo al sistema informatico della Polizia. Ora è indagato per falso ideologico, avrebbe falsificato la messa alla prova. È necessaria subito un'informativa del Sindaco nel primo Consiglio Comunale utile".
"Questo secondo caso non fa certo onore alla nostra cittá ed alla nostra comunitá", concludono gli esponenti del M5S. "I cittadini di Moncalieri meritano risposte ed un sindaco che davanti all'assemblea comunale racconti tutta la veritá su quanto accaduto".
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