Esplode la polemica a Grugliasco. E a finire nel centro del mirino sono Elisa Martino, vicesindaco della giunta guidata da Roberto Montà e l'assessore ai Trasporti, Raffaele Bianco. Entrambi - è l'accusa che arriva dagli esponenti cittadini di Verdi-Europa Verde, che hanno come referente Giuseppe Pepe - avrebbero fatto richiesta del bonus Covid riservato ai titolari di partite Iva.
"Sappiamo benissimo che non ci sono leggi che vietano esplicitamente a chi ricopre ruoli politici di usufruire di bonus e in generale aiuti economici dallo Stato - dicono dalla forza politica ambientalista, che su questo tema ha fatto anche un post sui social -, ma sarebbe stato opportuno comunicare subito ai cittadini che avevano richiesto il bonus perché ne avevano bisogno in virtù della trasparenza che questa amministrazione sbandiera in ogni occasione".
"Non spetta a noi ovviamente giudicare - proseguono -, ma dal punto di vista etico, lo troviamo davvero scorretto, irrispettoso nei confronti di chi, durante il lockdown, non ha potuto lavorare e quindi ricevere un solo centesimo, oppure costretti a rimanere in cassa integrazione a confronto delle loro retribuzioni regolarmente percepite. Per questa ragione, noi Verdi-Europa Verde Grugliasco chiediamo le immediate dimissioni dei due componenti della giunta, auspicando che il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà e i loro partiti di appartenza prendano le distanze, ma soprattutto provvedimenti verso i due amministratori".
Un'accusa cui già il sindaco Montà aveva replicato, sottolineando "l'esiguità dell'indennità e dei gettoni di presenza", che "comportano in larga parte lo svolgimento di altre attività lavorative, che possono aver risentito come per tutti i cittadini degli effetti delle chiusure legate all'emergenza Covid-19".
E ha aggiunto: "ritengo assolutamente giustificata la loro richiesta di sostegno economico per la perdita di fatturato legata alla propria attività professionale, causata dalle restrizioni imposte dall'emergenza Covid-19".
Replicano anche entrambi gli esponenti della giunta comunale: "Le indennità da amministratori non hanno alcuna relazione con le attività professionali e il nostro lavoro, che hanno subito pesanti effetti a causa del lockdown - dicono Martino e Bianco -. Siamo prima lavoratori in proprio e professionisti e poi amministratori e quindi la richiesta ci pareva legittima. Non dovendo nascondere nulla, abbiamo autorizzato senza remore la divulgazione del dato, nella serenità e legittimità della scelta". "Chi specula su questa vicenda - concludono - dimentica che come amministratori locali non siamo politici di professione e che abbiamo, come tutti, subito gli effetti di questa crisi. Specula anche perché dimentica di quanto in quelle settimane abbiamo dovuto fermare il nostro lavoro e di quanto fossimo costantemente impegnati nella gestione pubblica dell’emergenza in città".
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