Il Nazionale

Cronaca | 05 settembre 2020, 19:15

La "sorpresa" della Crocetta: anche nel salotto buono di Torino serve manutenzione al verde [FOTO]

Tra i viali eleganti e la zona pedonale del Fante non mancano aiuole fuori controllo, così come alcuni tratti nei controviali e vicino alle ciclabili

La "sorpresa" della Crocetta: anche nel salotto buono di Torino serve manutenzione al verde [FOTO]

Da sempre è considerato il salotto buono di Torino, a un passo dal "centro" vero e proprio, ma già immerso tra i palazzi storici e scandito da viali alberati ed eleganti. Il quartiere della Crocetta fa della sua aristocratica bellezza la caratteristica distintiva. Eppure anche qui, tra corso Galileo Ferraris e corso Re Umberto, passando per l'area pedonale del Fante, qualche piccola pecca c'è a livello di manutenzione del verde pubblico.

Sia chiaro, la jungla è un'altra cosa, ma di certo alcuni angoli stupiscono per come siano cresciuti "rigogliosi" anche qui, dove il senso estetico è decisamente di casa. Per farsene un'idea, basta provare a camminare tra i controviali di corso Re Umberto

oppure tra quelli di corso Galileo Ferraris: non mancano aiuole fuori controllo, a pochi passi dai semafori e dalle strisce pedonali



che spesso finiscono addirittura per avere il sopravvento su alcune auto parcheggiate.

Una piccola oasi all'interno della città è senza dubbio l'area pedonale del Fante, ai piedi della grande statua che ricorda il passato militare della città e a pochi metri dal Politecnico di Torino e dal liceo Galileo Ferraris, così come dall'istituto Sommellier. E se le aree gioco dei bimbi sono perfettamente agibili, così i viali curati in cui i ragazzi si siedono con le coperte all'ombra degli alberi

allo stesso modo proprio la statua dedicata a Galileo Ferraris mostra qualche segno di incuria.



Allo stesso modo, di nuovo sono le auto a fare i conti con piante cresciute un po' troppo.

Decisamente rigogliose, infine, le aiuole che accompagnano fino ai confini di Santa Rita, verso una Piazza d'Armi che invece non presenta criticità.

Massimiliano Sciullo

Commenti