«È una decisione assolutamente improba per non dire inopportuna visti i tempi di attesa per gli interventi oncologici, che superano ampiamente il mese, per non parlare della patologia benigna, qui i tempi sono vergognosi». L’affondo è del sindaco di Villar Perosa Marco Ventre e riguarda una scelta dell’Asl To3 sulla gestione degli interventi chirurgici a malati di tumore. Questo non è l’unico fronte polemico che si è acceso in questi giorni contro la gestione dell’Asl, ci sono anche problemi con le prenotazioni al Cup e i tempi d’attesa dilatati per tutti i tipi di prestazioni.
Durante l’emergenza sanitaria, l’azienda ha deciso di prendere in prestito le sale chirurgiche e le strutture a servizio, dell’Istituto tumori di Candiolo e della Città della salute di Torino per garantire gli interventi urgenti e quelli oncologici.
L’accordo scade oggi e Candiolo ha aperto la porta per un rinnovo fino a fine anno, ma il direttore generale dell’Asl To3 Flavio Boraso ha detto di no.
La decisione non ha fatto imbufalire solo Ventre, che è presidente dell’Unione montana Valli Chisone e Germanasca e vuole chiedere lumi a Boraso assieme ai colleghi. Critiche pesanti arrivano anche da Pinerolo, per bocca dell’assessore alla Sanità Lara Pezzano: «Noi vogliamo capire se si riusciranno a fare tutti gli interventi e recuperare quelli arretrati. Dal nostro punto di vista crediamo che, senza questo accordo, non sia possibile».
Di parere opposto l’Asl: «Le convenzioni hanno permesso ai nostri chirurghi di svolgere rispettivamente due sedute settimanali a Candiolo e una a Torino. Ora all’ospedale di Pinerolo, così come in tutte le strutture Asl, sono nuovamente disponibili i reparti di Rianimazione, il personale sanitario e le sale necessarie agli interventi. Stiamo progressivamente riprendendo l’attività chirurgica e recuperando le prestazioni arretrate, anche attraverso lo svolgimento di prestazioni aggiuntive, oltre l’orario di servizio».
Secondo l’azienda sanitaria nell’arco di poche settimane verrà recuperato il terreno perso: «Saremo dunque in grado di recuperare entro il mese di settembre tutte le sedute rimaste in arretrato, nonostante il periodo estivo e la grande stanchezza accumulata nei nostri operatori, che hanno la comprensibile necessità di fermarsi un po’ per le ferie estive, dopo mesi di sforzo immane. Non solo, sempre dal mese di settembre aumenteranno in modo stabile le sedute previste all’ospedale di Pinerolo, grazie all’inserimento di un nuovo anestesista»
Infine una considerazione sulla rivolta dei sindaci: «Riteniamo sinceramente poco comprensibili queste polemiche, che non trovano riscontro nella situazione della sanità nel Pinerolese e soprattutto non tengono sufficientemente conto di quanto accaduto negli ultimi mesi e dell’impegno dell’azienda sanitaria, di medici, infermieri e di tutto il personale durante la fase acuta dell’emergenza».
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