Ha effettuato il ricorso al Tribunale di Savona perché il Ministero dell’istruzione le ha respinto la richiesta di mobilità nel comune di Milazzo dove risiede e nei comuni vicini alla sua residenza.
Una professoressa 49enne che insegna materie giuridico-economiche in un liceo di Savona, portatrice di handicap e titolare della ex legge 104 (le è stata riconosciuta l’invalidità superiore ai due terzi) aveva presentato la domanda di trasferimento interprovinciale ma le è stato negato nonostante il possesso di precedenza assoluta nei confronti degli altri candidati.
Per le operazioni di mobilità 2020-2021, come specificato nello scritto dell’avvocato dell’insegnante Giovanni Marchese, erano presenti posti disponibili a Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina e Capo D’Orlando che però sarebbero stato assegnati a docenti senza precedenza assoluta.
“La ricorrente è rimasta titolare di una sede di lavoro situata ad una distanza di circa 1200 km rispetto alla propria residenza, con gravissimo pregiudizio ed in violazione della normativa” spiega l’avvocato nel ricorso.
L’udienza davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Savona è stata fissata per il prossimo 6 agosto.
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