Il Nazionale

Cronaca | 23 luglio 2020, 10:40

Lavoratrici mense Fca all'Inps: "Vogliamo i nostri soldi, da settembre di nuovo al lavoro" (FOTO E VIDEO)

Questa mattina un presidio indetto dal sindacato intercategoriale SiCobas. La richiesta: "Compass o Fca anticipino la cassa integrazione"

Lavoratrici mense Fca all'Inps: "Vogliamo i nostri soldi, da settembre di nuovo al lavoro"  (FOTO E VIDEO)

"Centinaia di lavoratrici delle mense Fca sono da marzo in cassa integrazione senza aver ricevuto nulla: una condizione vergognosa". Così il sindacato intercategoriale SiCobas durante il presidio indetto questa mattina sotto la sede Inps di via XX Settembre, a Torino. Poche ore prima, la stessa mobilitazione è avvenuta di fronte alla Porta 7 di Mirafiori.

Circa una trentina di operatrici si sono presentate con in mano bandiere, cartelli e soprattutto le liste di tutti gli appalti gestiti dalla società Compass nelle fabbriche del gruppo automobilistico in Piemonte. In ballo, le tasche di circa 300 lavoratori.

La richiesta è chiara: l'azienda titolare deve impegnarsi "ad anticipare la cassa integrazione dei mesi passati e di quelli futuri", auspicando "che Fca non resti indifferente in qualità di appaltante-committente di fronte al grave comportamento di Compass".

Tra le rivendicazioni più impellenti, copertura e attenzione per i lunghi mesi di inattività correlati allo smart working degli impiegati, che ha compromesso la permanenza del servizio mensa negli stabilimenti. "Vogliamo tornare a lavorare - reclamano arrabbiate e combattive le addette alla ristorazione -, abbiamo figli da mantenere, non ne possiamo più".

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Il direttore provinciale Inps Torino ha ricevuto poco dopo le ore 10 una rappresentanza delle operatrici più un referente del sindacato.

Come ha riferito il coordinatore del SiCobas al termine del colloquio, "la Compass ha fatto la richiesta di cassa integrazione per un certo periodo, ma non ha fornito alle lavoratrici il codice utile per ottenerne l'anticipo dalle banche. Abbiamo richiesto una verifica sul momento, e le lavoratrici del gruppo Compass di fatto non risultano, come nominativi, al momento in processo. Un'ulteriore magagna, che aggrava le prospettive future. Continueremo quindi con le mobilitazioni per far sì che l'azienda o direttamente Fca anticipino le cassa. Molte famiglie non riescono più a mantenersi, fanno difficoltà ad arrivare a fine mese". 

"Non è possibile - conclude - che in questo momento di crisi ci siano così tante persone che non solo non percepiscano salario, ma che nemmeno abbiano beneficiato della cassa. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di lavoratrici in tutta Italia, a partire dal Piemonte". 

Manuela Marascio

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