"La priorità é la sanità pubblica e non la Tav, un'opera inutile e costosa che danneggia il nostro territorio e porterà nuove malattie". Parole di Ermelinda Varrese, attivista della Fumne "donne" No Tav, che oggi pomeriggio insieme ad altre decine di manifestanti dalla Val Susa ha raggiunto Torino per protestare in piazza Castello, sotto la sede della Regione Piemonte.
"Abbiamo un documento che cercheremo di consegnare all'assessore alla Sanità Luigi Icardi - spiega Ermenilda, che vive a Bussoleno - la sanità é in condizioni disastrose e lo abbiamo capito durante la pandemia Covid. Attenzione poi, la Tav porterà con se altre malattie, loro continuano a ripetere che ci sono i finanziamenti per il territorio ma che saranno disponibili solo se accetteremo l'opera, cosa che non faremo mai".
Intanto, i reati commessi durante un attacco al cantiere Tav, in Valle di Susa, non meritano attenuanti legati ai "motivi di particolare valore morale o sociale". E' quanto si ricava da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna di 7 attivisti e simpatizzanti No Tav per episodi avvenuti la sera del 17 luglio 2011, nel corso di una manifestazione.
Alcuni partecipanti danneggiarono dei betafence che erano stati sistemati per proteggere l'accesso al perimetro del futuro cantiere della Torino-Lione, nella zona della centrale elettrica di Chiomonte. Un ottavo imputato, figlio di un magistrato torinese ora in pensione, era accusato di resistenza a Pubblico Ufficiale per aver rivolto un puntatore laser verso gli occhi di un poliziotto: per lui il reato è stato dichiarato prescritto.
<script type="text/javascript" src="//services.brid.tv/player/build/brid.min.js"></script>
<script type="text/javascript"> $bp("Brid_7698", {"id":"21489","width":"16","height":"9","video":"597205"}); </script>
Commenti