Il Nazionale

Cronaca | 03 luglio 2020, 13:14

"Più che operazione di polizia, di assistenza sociale": il questore Ricifari commenta i controlli nel saluzzese

Emanuele Ricifari, oggi (3 luglio), ha illustrato alla stampa alcuni dettagli sull'attività di ieri, senza risparmiarsi qualche stoccata alle aziende agricole irregolari, alla politica locale e nazionale e ad alcune sigle sindacali.

"Più che operazione di polizia, di assistenza sociale": il questore Ricifari commenta i controlli nel saluzzese

Manta (3), Verzuolo (11), Costigliole Saluzzo (4), Villafalletto (10), Busca (19), Lagnasco (33), Revello (10), Savigliano (11) Pagno (3) e Saluzzo (25): sono questi i comuni dell'area del saluzzese in cui sono stati distribuiti i 100 migranti della frutta oggetto dei controlli realizzati dalla Questura di Cuneo nel corso della giornata di ieri (giovedì 2 luglio).

Oggi (venerdì 3 luglio) il questore di Cuneo Emanuele Ricifari ha indetto il proprio settimanale incontro con la stampa per dare contezza dei risultati e rilasciare alcune dichiarazioni in merito "a mente fredda".

L'attività sanitaria - di cui abbiamo dato notizia proprio ieri con una serie di reportage - , ha coinvolto un totale di 133 persone, che hanno effettuato lo screening, compreso di rilevazione della temperatura e della saturazione, censimento sanitario e compilazione della scheda notizie. Nessuna di loro è stata segnalata come caso di sospetto Covid-19. Tre persone, italiane, si sono rifiutati di attenderlo e per altre quattro - una donna cuneese, due soggetti che gravitano nel torinese e uno straniero - è stato emanato un foglio di via obbligatorio dalla città di Saluzzo valido tre anni.

Tra i comuni coinvolti un po' più complesso è stato quello di Lagnasco, dove 19 persone sono state sistemate, come previsto, in un container adibito per l'occasione e altre 11 hanno raggiunto la città non trovando più posto disponibile; di queste, 6 si sono sistemate autonomamente in un campo e 2 sono state ospitate a Villafalletto.

Contestualmente all'attività nel parco Gullino di Saluzzo, la Questura ha anche lanciato - assieme all'ispettorato del lavoro, alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri - alcuni controlli più mirati su aziende agricole di Scarnafigi, regione Torrazza di Saluzzo, ruata Eandi di Saluzzo e Revello. Sono state riscontrate violazioni in ambito di assunzione e di tracciabilità dei pagamenti: tutte le aziende agricole tranne due avevano tra i propri operatori soggetti controllati proprio al parco Gullino.

"Prima di tutto - ha sottolineato il questore - voglio ringraziare la collega Pierazzi e tutti i funzionari che hanno coordinato l'operazione, così come le amministrazioni comunali coinvolte per l'efficienza dimostrata, i mediatori culturali e la Caritas".

"Le operazioni, pur complesse, si sono svolte in assoluta tranquillità e con il massimo dell'ordine possibile e 134 soggetti su 136 si sono dimostrati perfettamente in regola con il permesso di soggiorno: gli unici tre che non lo erano, non erano in zona per lavorare nel settore" ha proseguito Ricifari.

Il questore, però, non si è neanche risparmiato dal rilevare alcune situazioni meno soddisfacenti.

"Dei soggetti presenti nel parco, 33 hanno dimostrato di avere o di essere in attesa di un contratto di lavoro, e molti hanno sottolineato come si trovassero in zona perché quello è il luogo in cui le aziende assumono; prendiamo atto della segnalazione, certi che seguiranno approfondimenti. Appare chiaro però che diversi di questi rapporti di lavoro siano stati realizzati in un contesto di "libero mercato" e non sulle piattaforme dedicate. Questi soggetti sono persone, lavoratori, non bestiame".

"Abbiamo poi intercettato proteste - ha aggiunto Ricifari - di alcune aziende che hanno detto di non poter ospitare i lavoratori all'interno della propria azienda (eventualità perfettamente legale, ndR) per non incorrere nelle lamentele dei vicini, che si sentono, così, poco sicuri. A questo proposito, vorrei sottolineare che da quando sono questore di Cuneo non c'è stato un solo episodio denunciato e registrato di ingiurie, violenze e molestie con protagonista uno degli stagionali della frutta".

"Assordante, poi, l'assenza nello svolgersi dell'attività degli altri sindaci dell'area coinvolta. Se per quelli più piccoli è comprensibile, per gli altri è totalmente inqualificabile, com'è sconvolgente il fatto che, nonostante la disponibilità economica messa in campo dalla Regione e da diverse amministrazioni comunali a favore delle aziende per realizzare una sistemazione in sede per i propri lavoratori, circa la metà dei fondi disponibili non sia stata nemmeno richiesta. Delle due, l'una: o è un'opportunità che non si conosce, oppure che per qualche assurda ragione non è gradita".

"L'importante, in ogni caso, è aver dimostrato a chi si è defilato dall'operazione, come alcune sigle sindacali nazionali, la nostra credibilità - ha concluso il questore - : un peccato l'abbiano fatto, perché con il loro aiuto sarebbe stato tutto ancora più facile e veloce. Ringrazio poi i parlamentari del territorio, di ogni schieramento, che hanno fatto pervenire i propri complimenti: noi, così come tutte le forze scese in campo, abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere. Adesso tocca a qualcun altro farlo, perché citando le parole dei capi della polizia Manganelli e Gabrielli, "quando un problema di questo tipo diventa un problema di polizia è il fallimento del sistema-Paese"."

simone giraudi

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