Per completare i tasselli che compongono il puzzle dell’operazione antidroga “Fiori dell’Est 2019”, che il 12 giugno scorso ha visto personale della Squadra Mobile della Questura di Asti sgominare una ramificata organizzazione italo-albanese che gestiva un fiorente spaccio di cocaina e marjiuana (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), mancava soltanto lui: il trentatreenne Carlo Ritrovato, che era riuscito a sfuggire alla cattura.
Ma non alle attenzioni degli investigatori astigiani, che hanno proseguito i servizi tecnici e le ricerche finalizzata a ricostruire i movimenti, accertando che si è rifugiato prima nel milanese, poi a Forlì e infine a Roma, presso quella che è risultata essere l’abitazione di sua madre.
Ottenuta la certezza che il latitante si sarebbe potuto fermare qualche giorno nella capitale, gli agenti dell’anti-droga guidati dall’ispettore Marco Primavera sono immediatamente partiti alla volta di Roma. Dove, anche grazie alla collaborazione dei colleghi della locale Squadra Mobile, nella mattinata di ieri hanno rintracciato il Ritrovato presso l’abitazione della madre, nel quartiere Prati.
Nell’ambito dell’organizzazione, l’uomo svolgeva principalmente il ruolo di “addetto al recupero crediti” all’indirizzo di coloro che non onoravano i pagamenti delle dosi fornite, in alcuni casi ricorrendo ad aggressioni sfociate in rapine, reato contestatogli dalla magistratura astigiana. Per lui si sono aperte le porte del carcere romano di Regina Coeli.
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