"In questi giorni i commercianti e gli ambulanti venariesi stanno ricevendo le cartelle della TOSAP, l'imposta di occupazione del suolo pubblico. Le nostre richieste ufficiali, protocollate ed inviate alla Commissaria, non sono state purtroppo accolte e difatti, aprendo le buste, è montata la rabbia dei tanti operatori venariesi già colpiti duramente dalla crisi". Così Fabio Giulivi, candidato per il centrodestra alle prossime elezioni comunali di Venaria.
Analizzando le singole situazioni, secondo l'aspirante primo cittadino, per gli ambulanti alimentaristi la cartella è arrivata identica allo scorso anno, "nonostante molti non siano stati presenti su aree pubbliche poiché hanno optato per lavorare con consegne a domicilio. La cartella, che tra l'altro riporta un conteggio che tiene conto di piazze dove invece non si è potuto allestire il mercato, ha lo stesso importo dello scorso anno, senza alcuna riduzione".
Per gli ambulanti non alimentaristi, invece "la situazione è ancora più assurda - prosegue Giulivi - perché, anche in questo caso, l'importo è lo stesso dello scorso anno, con l'aggravante che sono rimasti per mesi fermi senza poter lavorare".
Completano il quadro i locali di somministrazione (quindi bar, ristoranti, pizzerie e simili): "Il decreto rilancio ha previsto la sospensione del pagamento da maggio a ottobre 2020 - dice il candidato del centrodestra -. Avevamo chiesto di non considerare nemmeno i mesi di marzo ed aprile in quanto i locali sono rimasti chiusi per legge. Invece nulla, l'importo prevede di dover pagare per 6 mesi ( da gennaio ad aprile e da novembre a dicembre) pur non avendo lavorato a causa di una previsione di legge. Come non esser delusi? Il regolamento comunale che fa riferimento al dl 15/11/1993 n. 507, all'art. 32 prevede per le occupazioni permanenti (ed il mercato lo è) il pagamento annuale. Non c'è alcun comma che preveda la riduzione in caso di mancato utilizzo ma la scelta avrebbe dovuto esser politica perché il non montare il banco è avvenuto a causa di un divieto previsto per legge e non dalla volontà dell'operatore. In tanti altri Comuni sono andati incontro agli ambulanti mentre a Venaria purtroppo no".
"Oltre al danno, la beffa - conclude Giulivi -. Se aggiungiamo che alla contrazione del lavoro, ai rischi di aver erogato un servizio essenziale per chi ha comunque garantito le consegne degli alimentari in piena pandemia, ad aver sostenuto praticamente tutti i costi della messa in sicurezza delle piazze per adeguarsi alle prescrizioni del DPCM (transenne mobili, nastri, vigilanza privata, etc) viene da chiedersi come mai non si sia potuto venire incontro a queste attività in maniera più coraggiosa. E già tremano i polsi a pensare all'imminente cartella sui rifiuti. È necessaria, lo ribadiamo, per TOSAP e TARI una rimodulazione per i giorni di effettivo lavoro: non si possono penalizzare tutti in questo modo".
Commenti