Una diretta Rai e in streaming (su www.sangiovannix3.it) per unire tre città sotto il comune santo patrono: il 24 giugno Torino, Firenze e Genova si troveranno a celebrare San Giovanni insieme ma a distanza, con un grande evento virtuale che vedrà la regia di Duccio Fronzano e la conduzione di Arianna Ciampoli.
A fare da padrona, la Mole Antonelliana, che, dalle ore 21, sarà protagonista di un duplice spettacolo: videomapping per la prima volta su tutti e quattro i lati della cupola, in omaggio ai vent’anni del Museo del Cinema, e uno spettacolo di 200 droni all’interno, che si muoveranno a sincrono con gli artisti di Zebra, compagnia di danza contemporanea guidata dalla coreografa Silvia Gribaudi. La location scelta è l’Aula del Tempio, per l’occasione priva delle tradizionali chaise longue. “Un elemento che ci interessa molto verificare – spiega il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo -, perché vorremmo sperimentare un nuovo assetto per la fruizione dei visitatori in futuro”. “La Mole si vede da tutta la città – ha aggiunto il direttore Domenico De Gaetano –, quindi ci piaceva l’idea di dare vita a questa sorta di grande schermo cinematografico”.
Gli edifici e i paesaggi iconici dei tre centri saranno il fulcro palinsesto. Oltre al già citato simbolo del capoluogo piemontese, anche la Gran Madre di Dio; a Genova dai Palazzi dei Rolli, antiche dimore dell’aristocrazia genovese, patrimonio UNESCO, al teatro Carlo Felice a Boccadasse; a Firenze, da Palazzo Vecchio e il suo Salone dei 500 al Museo Bardini.
Inaugurerà la diretta un video emozionale, realizzato ancora una volta da droni, che metterà insieme in un unico racconto vie, piazze e palazzi storici delle tre città.
Genova punterà su tradizione e innovazione, non rinunciando a realizzare il Falò di San Giovanni Battista in piazza Matteotti il 23 giugno. In sintonia con Torino Città del Cinema 2020, nel centenario della nascita di Federico Fellini, il tema di “Amarcord” sarà eseguito dall’orchestra del Teatro Carlo Felice. A Firenze dominerà il concerto del Maggio musicale fiorentino nel Duomo, mentre il conduttore Carlo Conti sarà protagonista di una conversazione con Padre Bernardo Gianni dall’alto della suggestiva Abbazia di San Miniato. In piazza Santa Croce si svolgerà il corteo del Calcio Storico e degli sbandieratori che omaggeranno il personale sanitario, della protezione civile e del volontariato, uomini e donne che hanno dato il loro contributo durante i mesi più difficili della pandemia.
“San Giovanni quest’anno – ha commentato la sindaca di Torino Chiara Appendino – assume una valenza simbolica non indifferente. Abbiamo pensato di dare un segnale di forte unità nazionale e collaborazione tra le città, affrontando insieme una sfida per ricreare quel senso di comunità di cui ora c’è tanto bisogno. È un percorso costruito assieme, dove la somma delle nostre tre esperienze vale molto di più di quanto faremo singolarmente nei comuni”.
“A Torino – ha proseguito - abbiamo sempre puntato sull’innovazione, e questo nuovo format ci permette di continuare proponendo contenuti di grande qualità”.
“Partiamo quest'anno grazie ad un evento multimediale – ha aggiunto il sindaco di Genova Marco Bucci -, ma ritengo possa essere uno straordinario numero zero per un’iniziativa che potrà diventare nel tempo una vera e propria tradizione tra le tre città, coinvolgendo in futuro anche le piazze”.
“Non potevamo lasciare che il santo patrono non fosse una bella occasione per omaggiare Firenze con le sue tradizioni e la sua cultura – ha proseguito il sindaco Dario Nardella -. Siamo certi che anche questo sia un modo per rinnovare la festa e per offrire una programmazione ricchissima che potrà incontrare l'interesse di un vasto pubblico, anche se solo attraverso una partecipazione virtuale”.
Tra gli ospiti illustri dai differenti capoluoghi, Luciana Littizzetto, Niccolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Guido Catalano e l’orchestra del Teatro Regio per Torino. Maurizio Lastrico, Pippo Lamberti, Alfa, Vittorio Descalzi e l’orchestra del Teatro Carlo Felice a Genova; Irene Grandi, Piefrancesco Favino, Diodato e Zubin Mehta a Firenze. A Torino speciale contributo anche del direttore del Museo Egizio Christian Greco, con una delle sue amatissime “passeggiate” divulgative. Non mancherà inoltre il ricordo commosso del Maestro Ezio Bosso, scomparso a maggio.
E se Torino sarà costretta a rinunciare al tradizionale Farò per le normative sugli assembramenti, così come alla sfilata di figuranti per le vie del centro, l’arcivescovo Cesare Nosiglia si unirà a Marco Tasca da Genova e Giuseppe Betori da Firenze nella stesura di una lettera d’augurio a rimboccarsi le maniche e riscoprire la solidarietà dopo il dramma della pandemia.
“Un progetto unitario – ha concluso l’assessore all’innovazione di Torino Marco Pironti – per uno spettacolo di circa due ore in veste di storytelling, che sarà l’occasione per far conoscere la nostra città all’esterno delle mura, sfruttando nuove modalità di comunicazione con un pubblico esteso”.
Commenti