Un kg di cocaina ad Albenga e 7 kg di marijuana e 12 piante rinvenute in un capanno e in un giardino di Ortovero per un totale di 110mila e 28mila euro.
Questo il bilancio dei sequestri effettuati questa notte dal nucleo radiomobile dei carabinieri e dal nucleo investigativo ad Albenga e Ortovero che ha portato a due arresti.
Nella serata di ieri il nucleo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Albenga ha fermato una vettura, una Toyota Aygo (di proprietà di un soggetto già conosciuto per il traffico di sostanze stupefacenti), sulla strada Romana ingauna e il conducente non proprietario del mezzo, Alessandro Pronestì, al fermo ha fatto insospettire le forze dell'ordine per via del suo particolare stato di agitazione, di incertezza e nervosismo. Dopo che è subentrato il nucleo investigativo con una serie di perquisizioni, è stato rinvenuto a bordo del mezzo, in un anfratto nascosto sotto l'airbag lato passeggero, un panetto di un kg e 100 di cocaina.
E' stata estesa poi successivamente la perquisizione nel domicilio del 46enne di origini calabresi ad Ortovero dove sono stati rinvenuti i bilancini, il materiale per il confezionamento e residui di cocaina in un garage sotto casa dove era presente anche il nipote, il 19enne Giovanni Damiano Pronestì.
Perquisito il giovane, l'esito è stato negativo ma la sua agitazione e un mazzo di chiavi sospetto hanno portato i carabinieri a scoprire, utilizzando una delle chiavi, un capanno degli attrezzi dove erano presenti 7 kg di marijuana. Nel giardino dell'abitazione inoltre sono state trovate 12 piante di marijuana che sono state sequestrate al 19enne. I due sono stati così arrestati.
"Anche la criminalità è stata ferma per tutto il periodo del lockdown, si è verificato un azzeramento dei reati in tutta la provincia, appena sancita la riapertura generale anche la criminalità ha rimesso in moto le proprie macchine. In provincia di Savona con l'arrivo dei turisti, i locali che aprono, i giovani che iniziano a girare, il mercato è più vivo" ha spiegato il tenente colonnello dei carabinieri di Savona e comandante del reparto operativo Alessandro Ciuffolini.
"Si è trattato di un'attività estemporanea, una serie di servizi disposti perché ci aspettava una cosa del genere, non sarà l'unico sequestro che riusciremo a fare" ha continuato il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri, il capitano Alberto Azara.
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