Il Nazionale

Cronaca | 28 maggio 2020, 11:37

Protesta della Cgil a Genova: i lavoratori senza stipendio scendono in piazza (FOTO e VIDEO)

Dal presidio in piazza Lanfranco i manifestanti hanno dato vita a un mini-corteo, bloccando per qualche minuto la circolazione in piazza Corvetto

Protesta della Cgil a Genova: i lavoratori senza stipendio scendono in piazza (FOTO e VIDEO)

E' in corso dalle 11 di questa mattina la manifestazione dei lavoratori indetta da Cgil.

I manifestanti hanno dato vita a un presidio in piazza Lanfranco, in attesa di un faci a faccia con il Prefetto, al quale i sindacalisti presenteranno ufficialmente le proprie richieste al governo.

"Dall’esplosione della pandemia di covid-19 alla Camera del Lavoro di Genova sono arrivati migliaia di accordi da sottoscrivere di richieste di cassa integrazione - si legge in un documento distribuito durante la mobilitazione -. Molti datori di lavoro hanno accolto la richiesta di anticipare le somme dovute ai lavoratori, altri non lo hanno fatto  Per i lavoratori dipendenti di questi ultimi il risultato è che da marzo non percepiscono alcun reddito. Pur comprendendo le difficoltà della fase emergenziale, la Cgil chiede che i lavoratori non siano lasciati senza fonti di sostentamento e che la situazione drammatica che alcuni di loro stanno vivendo non si ripeta con il Decreto Rilancio".

La manifestazione raccontata da Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro Metropolitana di Genova:

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"Dopo la manifestazione con presidio dei lavoratori di Genova occorre che le Istituzioni passino dalle parole ai fatti - ha dichiarato Federico Vesigna Segreterio Generale Cgil Liguria -. Al Governo chiediamo che la cassa integrazione venga pagata subito a chi non l’ha ancora ricevuta. E’ gravissimo che ci siano famiglie che aspettano da marzo e non sanno come sopravvivere. Al Parlamento chiediamo che si intervenga con urgenza in sede di conversione in legge del decreto Rilancio perché si superi quella norma incomprensibile che prevede che delle 18 settimane Covid se ne possano utilizzare solo 14 entro il 31 agosto. Con la fine del lockdown occorre non abbassare la guardia sulla sicurezza per non veder ripartire la curva dei contagi, ma sbaglia chi pensa che tornerà tutto come prima. Avremo da affrontare un’altra fase molto complicata, con molte imprese che non ripartiranno più e tanti lavoratori che rischiano il posto. Al Parlamento chiediamo ulteriori risorse per gli ammortizzatori sociali per tutti coloro che li finiranno prima del tempo previsto dagli ultimi decreti e rischiano di rimanere senza lavoro e senza reddito. A tutte le Istituzioni, compresa la Regione Liguria, chiediamo misure urgenti per sostenere lavoro e reddito".

Redazione

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