I carabinieri del Nucleo Operativo di Cairo Montenotte, hanno notificato nel pomeriggio di ieri presso il carcere di Genova Marassi due ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti cittadini albanesi. R.Z. di 36 anni e G.P. di 32 anni, abitanti ad Albenga in regione Terraconiglio, ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di detenzione a fine di spaccio di cocaina.
I provvedimenti sono scaturiti dalle indagini avviate successivamente all'arresto effettuato in flagranza di reato, sempre da personale del NORM di Cairo Montenotte ad Albenga di un cittadino tunisino, S. J. di 38 anni, che nel corso di servizi coordinati di contrasto alla spaccio di stupefacenti disposti in ambito provinciale, in occasione di un controllo (dopo avere rapidamente incontrato i due occupanti di Fiat Punto poi identificati nel R.Z. e G.P.) era stato trovato in possesso di circa 27 grammi di cocaina occultati all'interno del proprio corpo.
Le indagini, proseguite con metodi classici, ripetuti servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di procedere all'arresto in flagranza di reato di un altro tunisino, S.R di 22 anni residente a Sanreno che per l’occasione era stato controllato dai carabinieri della Compagnia di Sanremo e trovato in possesso di circa 12 grammi di cocaina.
Negli ultimi giorni durante l'attività di sorveglianza, è stata annotata una intensificazione dei contatti e degli appuntamenti da parte dei due albanesi, motivo per il quale il 23 maggio scorso, i militari hanno deciso di interrompere l’attività criminale procedendo al controllo di R.Z. appena uscito di casa. Dalla perquisizione immediatamente effettuata, i carabinieri hanno trovato circa 45 grammi sempre di cocaina. L’attività di polizia giudiziaria estesa all'abitazione ha permesso di rinvenire ulteriori 450 grammi di stupefacente, della mannite utilizzata per tagliare la droga, un bilancino di precisione e la somma contante di circa 11 mila euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
L’attività di polizia giudiziaria eseguito ha permesso di conclamare gli indizi a carico anche di G.P. che nell'occasione è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto in considerazione anche del conclamato pericolo di fuga dell’albanese stante il suo stato di irregolarità sul territorio italiano e la disponibilità di denaro desunta anche dall'alto tenore di vita che conducevano i due uomini. Avevano la disponibilità di costosi cellulari di ultima generazione e orologi di pregio.
Tutti gli elementi acquisiti sono stati puntualmente raccolti e refertati al P.M. che ha seguito le indagini, il sostituto procuratore dottor Massimiliano Bolla, che ha richiesto al GIP di Savona la convalida dei provvedimenti adottati il 23 maggio e l’applicazione per entrambi della custodia cautelare in carcere che è stata ordinata dal GIP dottoressa Giorgi con il provvedimento eseguito nel pomeriggio di ieri.
La droga, i soldi e tutto quanto rinvenuto compresi i telefoni cellulari ed un apparato per rilevare eventuali microspie e localizzatori GPS trovato nella disponibilità dei due albanesi, che però per l’occasione non è servito loro per evitare le indagini, è stato sequestrato. I due albanesi sono ora ristretti presso la casa circondariale di Genova Marassi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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