A Torino stop alla vendita di bevande da asporto di alcolici dalle 19, locali notturni chiusi massimo all'una di notte a San Salvario, Quadrilatero Romano, piazza Vittorio e Vanchiglia. E divieto assoluto di assembramenti, così come obbligo di mantenere la distanza di sicurezza. Sono queste le prime indicazioni non ufficiali che emergono dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, che si è svolto questo pomeriggio in videoconferenza per pianificare il primo weekend della Fase 2 della movida di Torino.
Al tavolo erano presenti la sindaca di Torino Chiara Appendino, l’assessore al Commercio Alberto Sacco, il Prefetto Claudio Palomba, il Questore Giuseppe De Matteis ed i Presidenti delle Circoscrizioni 1, 7 e 8, l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca e le associazioni di categoria.
Il provvedimento del Comune di Torino, probabilmente un’ordinanza, verrà firmato nella giornata di domani. L’ipotesi, così come già fatto in passato per contrastare la malamovida, è vietare la vendita di bevande alcoliche d’asporto massimo per le 19. I locali potranno continuare a servire drink solo per la consumazione in loco, all’interno o nei dehors ampliati per garantire il distanziamento: le attività notturne dovranno tirare giù le saracinesche massimo all’una di notte. Restano obbligatori il divieto di assembramenti e il distanziamento sociale.
Per Torino, questo weekend sarà un banco di prova: se i provvedimenti presi risulteranno insufficienti si stringeranno ancora di più le maglie dalle prossime settimane. Probabilmente la Regione applicherà questo modello anche al resto del Piemonte: il presidente Alberto Cirio dovrebbe annunciare domani il suo provvedimento.
“Questo fine settimana – commenta il Presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini – ci giochiamo la ripartenza della città, che la merita. Dobbiamo essere tutti virtuosi, sia esercenti, che consumatori”. Anche i Presidenti della 7 e della 8, Luca Deri e Davide Ricca, richiamano al senso di responsabilità.
“Sono contento – sottolinea Deri – di questo incontro: spero che i nostri ragazzi sappiano utilizzare nel miglior modo possibile l'opportunità di frequentare la città in modo intelligente. Se ci saranno assembramenti verranno presi provvedimenti più stringenti, per questo lancio un appello chiedendo ai torinesi di essere il più 'sabaudi' possibili”.
"Non vogliamo – commenta Ricca - che sabato largo Saluzzo e il Valentino tornino a essere luoghi di assembramento. E la responsabilità non deve ricadere sugli esercenti, ma sulla clientela stessa. Ci rendiamo conto che l'accesso a un locale della movida sia ben diverso dalla prenotazione in un ristorante. Per questo si valuteranno la presenza e gli interventi delle forze dell'ordine nelle situazioni più critiche".
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