Il Nazionale

Cronaca | 20 maggio 2020, 17:04

Salone del Libro, rinvio a giudizio per Pasquaretta. Lui si difende: "Accuse offensive, mai chiesto nulla a nessuno"

L'ex portavoce di Appendino è accusato di estorsione:"Mi interessa solo provare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati: non mollerò un millimetro”

Salone del Libro, rinvio a giudizio per Pasquaretta. Lui si difende: "Accuse offensive, mai chiesto nulla a nessuno"

Mi interessa solo provare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati: non mollerò un millimetro”. A dirlo è l’ex portavoce di Chiara Appendino, Luca Pasquaretta, per cui la Procura di Torino questa mattina ha chiesto il rinvio a giudizio per l’inchiesta sul Salone del Libro di Torino.

Una notizia che ha “sorpreso” Pasquaretta.  “Gli inquirenti -spiega - continuano ad insistere su alcuni reati per cui le presunte “vittime” hanno dichiarato di non essere mai state minacciate e/o ricattate da me. Accuse che respingo con forza e che ritengo offensive”.

“Ribadisco inoltre -aggiunge l’ex portavoce della prima cittadina del capoluogo - che non ho mai chiesto nulla a nessuno, né incarichi, né lavori, né favori. Nulla di nulla. E non vedo l’ora di dimostrarlo nelle sedi opportune. Non lo dico polemicamente, ma solo perché voglio continuare a credere nella giustizia”.

Pensavo potessero bastare – prosegue Pasquaretta - 7 ore di interrogatorio dove ho spiegato la mia posizione, portando chat, documenti e prove a mia totale discolpa. Ho spiegato chiaramente tutto. Eppure, la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio”.

Fortunatamente ora tocca a me. Potrò difendermi con tutte le forze. Ho vissuto oltre 2 anni da incubo, per aver fatto cosa? Non l’ho ancora capito. Faccio fatica. Però non mi darò pace fino a quando non verrà pronunciato “il fatto non sussiste” conclude.

Le indagini  si riferiscono alla consulenza da 5 mila euro fornita nel 2017 da Pasquaretta al Salone del Libro di Torino: oltre a lui altre sette persone sono accusate – a vario titolo – di corruzione, peculato, estorsione, turbativa d’asta e traffico di influenze illecite.

 

redazione

Commenti