Il Nazionale

Cronaca | 18 maggio 2020, 16:38

Riaprono i negozi, in centro l’ottimismo dei commercianti: "Finito l’incubo, lavorare in sicurezza si può" [VIDEO e FOTO]

Dai negozianti grande entusiasmo per la riapertura, ma anche un monito: "Noi abbiamo fatto tutto il possibile, ora guai a chiudere anche se dovessero salire i contagi"

Riaprono i negozi, in centro l’ottimismo dei commercianti: "Finito l’incubo, lavorare in sicurezza si può" [VIDEO e FOTO]

Un sospiro di sollievo, gli occhi che sprizzano di gioia e un sorriso sincero che nemmeno la mascherina può nascondere. Il 18 maggio è una data importante per il commercio torinese: da questa mattina infatti hanno riaperto quei negozi che l’emergenza Coronavirus aveva chiuso per oltre due mesi. 

Tanta l’emozione tra i commercianti. Tutti rigorosamente muniti di mascherina, hanno potuto ricominciare ad accogliere i loro clienti più affezionati: “Siamo felici, anche se è cambiato tutto”. In effetti le regole da seguire alla lettera sono tantissime e non sempre di facile attuazione: ovunque si trovano igienizzanti e cartelli che illustrano le procedure di ingresso, qualcuno fornisce ai clienti anche guanti monouso.

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Da via Garibaldi a via Roma, passando per le altre vie dello shopping del centro, i commercianti hanno sottolineato gli sforzi effettuati per farsi trovare pronti. “Abbiamo realizzato numerosi investimenti tra sanificanti per persone, per ambiente” ci spiega il titolare di un esercizio di via Garibaldi. Nel negozio di 40mq c’è spazio per lui, la moglie e un cliente alla volta. “Abbiamo dovuto modificare gli orari, avendo come flusso una persona alla volta: gli orari sono prolungati, tutto continuato, 7 giorni su 7. Questo ci implica forza lavoro in più”.

Particolare attenzione poi in quei negozi di abbigliamento, dove tra merce toccata e prove in camerino, l’attenzione è massima, come spiegato dalla responsabile di Dan John: “Da noi possono entrare solo tre persone alla volta, i camerini sono distanziati. I clienti provano la roba, noi la riprendiamo e igienizziamo con la vaporella e i prodotti che vi sono al suo interno: il cliente tocca sempre un prodotto disinfettato”.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è poi quello relativo alle regole da rispettare tra dipendenti stessi: “Con i colleghi compiliamo autodichiarazioni, ci misuriamo la febbre e prima di iniziare il turno indossiamo dispositivi di protezione individuale” racconta la store manager di Bata. “Ai clienti forniamo igineizzanti e guanti. Devono rispettare una segnaletica che crea un’entrata e un’uscita”. Il tutto si svolge in piena sicurezza.  “Quando ci richiedono un articolo da provare, igienizziamo la seduta e il calzascarpe. Al cliente forniamo calza monouso da gettare a fine prova. Quando si paga in cassa igienizziamo il banco, il pos e tutta la cancelleria usata”. Procedure molto complesse e lunghe, impensabili fino a qualche mese fa, ma necessarie. 

Ecco perché, a fronte dei tanti sacrifici compiuti, il messaggio che filtra dai commercianti è quello di non chiudere più. Anche se i contagi dovessero tornare a salire. “E’ una partenza con il freno a mano è tirato, ma è comunque un inizio. Speriamo ci sia la consapevolezza che questo virus non è più quello di prima. Non cediamo al terrorismo virologico, pur prendendo tutte le precauzioni previste e anche di più” è la posizione di Alberto De Reviziis, commerciante di tappeti orientali. “Non possiamo tornare indietro. Ci aspettavamo aiuti e bollette meno care, ma non sono arrivate. Abbiamo chiuso tutto, se ci salviamo da un virus ma diventiamo pazzi e muoriamo di fame allora il gioco non vale più la candela”. La richiesta è unanime: nessun passo indietro, il commercio deve andare avanti.

Ai negozianti che oggi hanno riaperto e rialzato le saracinesche si è rivolta la sindaca Chiara Appendino: “Sono state settimane difficilissime, oggi per loro è un grande momento. Hanno lavorato duro per riaprire in sicurezza. Noi cosa possiamo fare? Dare una mano al nostro tessuto commerciale, comprando nei nostri negozi. In questo momento è ancora più importante affidarsi a chi è in regola e rispetta le norme: l’emergenza non è passata, frequentiamo gli spazi e aiutiamo il nostro commercio rispettando le regole”.

Esprime soddisfazione per la ripresa anche Confesercenti: “Per molti commerciantisi può parlare di un avvio positivo e incoraggiante. Ovviamente, bisognerà attendere i prossimi giorni per vedere se la tendenza si consoliderà e, soprattutto, dare un po' di tempo ai consumatori di riprendere le loro abitudini di uscita e di acquisto”.  “L’altro non piccolo problema è rappresentato da una significativa parte di consumatori che manca all'appello, non si sa ancora per quanto: sono i tanti lavoratori che a oggi non hanno ancora ricevuto il denaro della cassa integrazione. Al netto di tutto ciò, le aspettative e gli auspici dei dei commercianti vanno nel senso di una progressiva ripresa” afferma Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti.

Andrea Parisotto

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