Il Nazionale

Cronaca | 03 maggio 2020, 20:33

Il vescovo di Pinerolo in diretta a “Che tempo che farà”: «Riscopriremo il valore di essere comunità»

Intervistato da Fazio in diretta dall’ospedale di Pinerolo ha parlato di messe, società e cammino con la morte

Il vescovo di Pinerolo in diretta a “Che tempo che farà”: «Riscopriremo il valore di essere comunità»

Ha ricordato di aver camminato a fianco della morte per due o tre giorni, come gli hanno confermato i medici, ma di non aver avuto paura in quei momenti: «Sentivo un’energia che mi reggeva». Ed è convinto che la società uscirà dall’emergenza sanitaria riscoprendo «il valore di essere comunità»

Poco fa il vescovo di Pinerolo monsignor Derio Olivero è stato in diretta a “Che tempo che farà”, la trasmissione di Rai 2, intervistato da Fabio Fazio.

Monsignor Olivero ha approfittato della sua prima uscita “virtuale” per ringraziare chi l’ha curato e chi ha pregato per lui e gli è stato vicino, dal Pinerolese e al Fossanese, elogiando anche l’ospedale di Pinerolo, dove è ancora ricoverato dopo essere guarito dal Covid-19.

Fazio gli ha chiesto della telefonata con Papa Francesco e il vescovo ha ricordato lo stupore, quando si è trovato a parlare con il Santo Padre, e ha rivelato: «Mi ha detto di seguire la mia situazione, da quando l’ha saputo e mi ha confortato», chiedendogli anche di salutare gli “amici eretici”, è il nome scherzoso che usa con i valdesi.

Uno dei temi toccati nell’intervista è la privazione delle messe in questo periodo, che tanto ha fatto discutere. Monsignor Olivero ha ribadito l’importanza di «non aprire troppo celermente, perché facciamo rischiare la vita ad altri», diffondendo il contagio, un gesto criminale. E ha osservato come molte persone abbiano riscoperto la preghiera nel silenzio, ma anche alcune famiglie si siano trovate di nuovo riunite a seguire le celebrazioni in streaming: «Il futuro della Chiesa non è solo la messa, ci sono anche altre modalità». La convinzione del vescovo è che «chi sa ascoltare la vita e gli eventi, e io spero di essere tra quelli, tornerà diverso». Alla domanda se avesse avuto paura, ha risposto «prima e dopo sì», ma nei momenti in cui ha camminato con la morte, si sentiva in pace, grazie al sostegno che ha percepito. E ha ribadito come, di fronte alla morte, tutto fosse scomparse tranne la fiducia in Dio e le relazioni. A suo modo di vedere, la società, con questa tragica esperienza, «sta riscoprendo la fiducia e le relazioni» e «il valore di essere comunità». L’intervista si è chiusa con un siparietto scherzoso in cui Monsignor Olivero ha chiesto a Fazio di fargli stringere la mano a Luciana Littizzetto e Nino Frassica, perché gli regalano sempre un sorriso.

Marco Bertello

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