Sono partite da Savona le indagini che hanno condotto la Guardia di Finanza a sequestrare migliaia di mascherine FFP2 prive del marchio di certificazione trovate all’interno di un hangar commerciale del terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa.
Erano infatti i primi giorni di aprile quando le Fiamme Gialle savonesi hanno bloccato circa 1800 di quelle mascherine pronte per essere messe in vendita da una farmacia del nostro capoluogo di provincia (leggi QUI) con rincari importanti sul prezzo di vendita. Su disposizione della procura savonese inizia così un’attività investigativa che svela come tali dispositivi di protezione personale siano stati importati dalla Cina dalla Only logistics Italia srl, società dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, alla quale la Protezione civile, per ragioni di estrema urgenza, aveva commissionato la fornitura di 15 milioni di mascherine, al prezzo di 30 milioni di euro.
A spiegare il perché del sequestro delle mascherine ritenute prive di certificazione è proprio Irene Pivetti: "La mia società ha iniziato a importare questa partita sulla base della legislazione prevista dal decreto legge del 2 marzo, che poi è stata recepita in senso assai restrittivo nel Cura Italia - fa sapere la titolare della società in un’intervista al Corriere della Sera - Noi abbiamo rispettato quanto previsto dal contratto con la Protezione civile, soltanto che poi le regole sono cambiate in corsa, affidando all’Inail la competenza di certificare i dispositivi di protezione. Il contratto con la mia società era stato firmato con la Protezione civile: le regole erano quelle, poi sono cambiate. Io ho rispettato tutto, e quell’operazione era pure in leggera perdita per me".
L’accordo tra la Only logistics Italia srl e la Protezione civile prevedeva inoltre che la società potesse vendere autonomamente ai privati le mascherine.
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