Non è bastata nemmeno la seconda riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza, presieduto dal prefetto Claudio Palomba, per arrivare a una decisione definitiva sulla riapertura del mercato di Porta Palazzo. Il verdetto finale, infatti, è stato rimandato a lunedì prossimo con una novità importante: se si ripartirà, lo si farà per un periodo di prova, molto probabilmente di due giorni.
Nel corso del nuovo appuntamento gli esponenti del Comitato incontreranno faccia a faccia i rappresentanti del mercato per discutere direttamente delle condizioni previste dal progetto presentato da questi ultimi, tra cui la riduzione dei banchi del 50%, la recinzione dell'area, la gestione dei flussi di clienti, ingressi e uscite, il presidio degli accessi, le questioni di ordine pubblico e le modalità di vendita.
La notizia ha suscitato la reazione negativa dei commercianti, delusi per l'ennesimo rinvio: “Non riusciamo a capire – dichiara Cesare - questo accanimento nei confronti di Porta Palazzo: il progetto è stato scritto in modo maniacale, non c'è bisogno di un altro incontro. Facendo un giro negli altri mercati, inoltre, abbiamo notato molta improvvisazione, stiamo iniziando a pensare che ci sia qualche intenzione non dichiarata verso di noi”. A far discutere sono anche i due giorni di prova: “Questa proposta – prosegue – dimostra una totale mancanza di conoscenza del funzionamento di un mercato: se dopo questo periodo decideranno di chiudere nuovamente cosa faremo, butteremo la merce in eccedenza?”.
La stessa posizione è condivisa anche dalla Fondazione di Comunità, composta da diverse organizzazioni che gravitano in zona: “Questo atteggiamento - commentano – fatto di continui rinvii, quasi persecutorio, è totalmente inspiegabile; Porta Palazzo sembra essere diventato il capro espiatorio di tutti. Senza considerare l'esasperazione di chi, senza lavoro, sta iniziando a essere davvero in difficoltà economica”.
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