Il Nazionale

Politica | 24 aprile 2020, 13:41

Covid-19, la democrazia e il mancato confronto in Consiglio comunale per il bene di Genova

Gruppi consiliari di minoranza: "Chiediamo un confronto per riflettere e pensare ad una strage in atto di coloro che sino a poco tempo fa rappresentavano un valore aggiunto"

Covid-19, la democrazia e il mancato confronto in Consiglio comunale per il bene di Genova

“È dall’esplosione del coronavirus – dichiarano in una nota i gruppi consiliari comunali di Chiamami Genova, Italia Viva, Lista Crivello, Misto, M5S e Pd – che, quali rappresentanti della minoranza, chiediamo in maniera costruttiva di poterci confrontare su quanto sta accadendo ed accadrà a Genova a causa degli effetti della pandemia: mancano pochi giorni alla cosiddetta fase due, ma in Liguria si contano ancora i morti, è la seconda a livello nazionale per decessi in rapporto agli abitanti”.

“La Procura di Genova – continua la nota – ha aperto un’inchiesta sulle Rsa genovesi per epidemia colposa, restiamo in attesa che si faccia luce esprimendo la nostra totale fiducia nei confronti della magistratura, tuttavia abbiamo il dovere e il diritto di riflettere sui cittadini più anziani che ci hanno lasciato; sul personale medico ed infermieristico che ha perso la vita o continua a lavorare spesso in condizioni inaccettabili di sicurezza. Certamente la Liguria e Genova rappresentano le realtà più anziane d'Italia ma, forse anche per questa ragione, era possibile immaginare che la pandemia facesse più morti che altrove. Sono i genovesi che hanno ricostruito il Paese, persone dietro le quali ci sono famiglie, storie, vite. Si tratta di una generazione che se ne va senza un saluto, una carezza, un sorriso da parte dei propri cari; morti troppo numerose e terribili in luoghi creati per accudire gli anziani più in difficoltà e più fragili”.

“Il sindaco è responsabile della salute dei cittadini – precisa la nota – ma al di là dei diversi livelli di competenza nazionale, regionale e comunale, chiediamo con ulteriore forza, dinnanzi a questa emergenza sanitaria, un confronto, un’analisi di quant’è accaduto e accade, per meglio comprendere quali saranno le scelte comunali per contrastare gli effetti del covid-19. Esistono urgenze come i tamponi e gli screening, ma anche aspetti economici che rischiano di travolgere le molteplici attività presenti nella realtà ad ogni livello; le nuove povertà si stanno moltiplicando nella città, il banco dei pegni è preso d'assalto così come le richieste di prestiti e con essi tutti rischi che ne possono conseguire, usura compresa; si tratta di situazioni pericolose che devono trovare uno spazio nell’azione politica del Consiglio comunale”.

“Nel corso di queste settimane – sottolinea la nota – non sono state interrotte le sedute delle commissioni consiliari, del Consiglio comunale e dei Consigli municipali, naturalmente svolti in videoconferenza, per licenziare delibere sulle tasse, su pratiche urbanistiche ed in parte per trattare argomenti collegati all’emergenza covid-19. Quindi appare paradossale che si debba assistere ogni settimana ad un breve monologo informativo da parte di Bucci sulla situazione senza la possibilità di un confronto, senza poter fare domande e porre quesiti per dare un contributo sincero e trasparente, e per riflettere insieme negli interessi della comunità genovese”.

“Ricordiamo che l’attuale amministrazione – conclude la nota – in più occasioni convocò gli stati generali per discutere di silver economy, circa due mesi fa Bucci affermava: “Genova può diventare un laboratorio della silver economy, un’opportunità enorme per dare ricchezza al territorio e soprattutto soddisfazione alle persone di una certa età che vogliono avere un pensionamento felice, opportunità che da altre parti non ci possono essere”. A distanza di qualche settimana chiediamo un confronto anche su questo aspetto, per riflettere, pensare ad una strage in atto di coloro che sino a poco tempo fa rappresentavano un valore aggiunto per Genova, un valore al quale non vogliamo per nessun motivo rinunciare e vogliamo difendere, tutelare e sostenere”.

Redazione

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