«È un’azione illegittima in tempi di emergenza da coronavirus» è l’affondo del comitato Treno Vivo Val Pellice, che ha reagito ai lavori sulla Pinerolo-Torre Pellice, ma quelli in corso sono degli interventi per evitare furti.
I componenti del comitato hanno notato degli operai al lavoro da mercoledì nel tratto che da Bricherasio sale a Torre Pellice e si sono insospettiti per lo smantellamento della linea aerea, scrivendo a Regione, Agenzia mobilità piemontese e ministro dei Trasporti. La tratta ferroviaria è sospesa dal 2012, ma dopo gli ultimi confronti tra sindaci e Regione sembra avviata a una chiusura definitiva, a vantaggio di una forma di mobilità alternativa. Ma quanto sta succedendo sulla linea non è collegabile a una decisione sul futuro, lo assicurano dall’assessorato regionale ai Trasporti: «Rfi, gestore della rete, ha avuto avvisaglie di possibili furti di materiale e sta provvedendo a un intervento di rimozione – spiegano –. Inoltre quella linea area sarebbe stata da smantellare anche in ottica di una riapertura, perché gli impianti sarebbero da adeguare». La stessa Rfi conferma e precisa: «L'intervento segue una serie di tentati furti e vuole mettere in sicurezza il materiale, ma non inficia il futuro della linea».
L'assessore ai Trasporti regionale Marco Gabusi ha anche risposto al Comitato con una lettera, assicurando: «Ogni altra decisione sul futuro della linea sarà presa informando il territorio e non certamente di soppiatto».
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