Il Nazionale

Cronaca | 29 marzo 2020, 15:00

"Covid Tour": parte dalla Valpocevera il progetto dei medici di base

Al via da domani, lunedì 30 marzo, il progetto per effettuare visite domiciliari giornaliere

"Covid Tour": parte dalla Valpocevera il progetto dei medici di base

Da domani, lunedì 30 marzo, prenderà il via Covid Tour, un progetto sperimentale nato dalla collaborazione di un gruppo di medici di famiglia della Valpolcevera, l’Associazione Medici della Valpolcevera con la cooperativa MediCoopGenova.

Si tratta di un’iniziativa che nasce dalla volontà dei medici di base di poter continuare a curare e assistere i propri pazienti, positivi al coronavirus, ma anche affetti da altre patologie, attraverso le visite domiciliari. “Vogliamo proseguire quella che è la nostra normale assistenza – spiega Pierclaudio Brasesco, presidente di MediCoop –, perché oltre ai pazienti affetti da coronavirus, abbiamo quelli che richiedono la visita a casa, perché presentano altre patologie, come quelle croniche che si riacutizzano, come per esempio accade ai diabetici che si scompensano”.

E dal momento che questo servizio si è bloccato “perché noi singoli medici non abbiamo abbastanza dispositivi di protezione individuale, che servono per non rischiare di ammalarci né fare ammalare i nostri pazienti, abbiamo trovato questa possibile soluzione”, che è volontaria e autorganizzata da MediCoop, che, appunto, fornisce i kit con i dispositivi di protezione individuale (DPI di cui ci siamo occupati ieri nel servizio “Coronavirus, medici di base di Genova: "Noi con camici come grembiuli da macellai").

Quindi “Covid tour” è un progetto pilota, di due settimane, grazie al quale, a turno, nove medici di base della Valpolcevera si recheranno a fare le visite domiciliari, naturalmente gratuite, sia ai pazienti che presentino sintomi respiratori sia alle altre tipologie di malati. Partendo dalla sede operativa della Croce Rosa Rivarolese, che collabora al progetto, verrà effettuata una turnazione giornaliera di 8 ore (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), che permetterà di fare “tra le otto e le dieci visite domiciliari al giorno”.

Questo progetto si integrerà ai Gsat, i gruppi territoriali organizzati da Alisa, che, sempre da domani, saranno potenziati. La differenza rispetto al “Covid tour”, però, è che i medici dei Gsat “fanno esclusivamente tamponi e non gestione dei pazienti”, conclude Brasesco.
Nel frattempo altri gruppi di medici di famiglia dei distretti sanitari di Genova, come Pegli, Sestri Ponente e Albaro, hanno chiesto di poter prendere parte a “Covid tour”.

Medea Garrone

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