Non esistono regole scritte e non esiste un richiamo in alcuno statuto a proposito degli annullamenti totali delle stagioni calcistiche.
Il Coronavirus spiazza tutti. E' proprio così: anche il mondo del pallone, a tutti i livelli, dovrà prendere ed accettare delle decisioni assolutamente ad hoc, figlie del momento, straordinarie.
Il calcio dilettantistico piemontese/valdostano resta alla finestra. Fondamentale per avere una prima idea sul da farsi (ad oggi ripresa il 3 aprile, ma sappiamo tutti che sarà difficile attuarla così presto) sarà la data del 23 marzo. Quel giorno si riunirà il Consiglio Federale Figc per parlare dello stop o della ripresa della serie A e delle modalità in cui eventualmente avverranno. Alcuni provvedimenti potrebbero poi essere utilizzati nelle categorie più basse, a cascata.
LE 4 IPOTESI CHE VERRANNO DISCUSSE
-Si torna a giocare dopo il 3 aprile: far scivolare le giornate sfruttando tutte le date a disposizione (la serie A avrebbe tempi più ristretti, nessun problema per serie B, Lega Pro, serie D e dilettantismo che potrebbero sforare a giugno, con proposte anche relative a inizio luglio)
- Non si torna a giocare dopo il 3 aprile: in serie A non assegnazione dello scudetto e conseguente comunicazione alla Uefa delle società qualificate per le coppe europee
- Assegnare scudetto, promozioni e retrocessioni facendo riferimento alle classifiche maturate fino al momento dell'interruzione (ipotesi remota, in alcune categorie le squadre non hanno lo stesso numero di partite giocate)
- Organizzare mini tornei playoffs/playout per scudetto, promozioni e retrocessioni.
Dunque, da qui non si scapperà. Il Consiglio Federale Figc dovrà scegliere una di queste opzioni e queste decisioni potrebbero poi essere trasferite sul calcio dilettantistico.
E adesso tutti in attesa, perchè non si può fare altro che questo...
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