Il Nazionale

Cronaca | 16 marzo 2020, 15:21

Emergenza coronavirus: in arrivo oltre 40.000 dispositivi di protezione individuale grazie alla collaborazione con la Sardegna

Viale: "E' importante ricordare che in questo momento la priorità è rifornire la Protezione civile e il personale sanitario”

Emergenza coronavirus: in arrivo oltre 40.000 dispositivi di protezione individuale grazie alla collaborazione con la Sardegna

“Ringraziamo per la collaborazione Regione Sardegna – dichiara il presidente regionale Giovanni Toti dopo aver appreso la notizia dell’invio del carico da parte del presidente Christian Solinas – che ci ha spedito parte di un carico di dispositivi di protezione individuale che era stato sequestrato dai Nas. Si prevede che possano arrivare domani ed essere messi immediatamente a disposizione del servizio sanitario pubblico e degli operatori della sanità”.

Il totale dei dispositivi in arrivo ammonta a 40.727 pezzi di cui 2.560 mascherine del tipo Ffp2 e 4.125 mascherine del tipo Ffp3 a cui si aggiungono 27.496 occhiali a mascherina, 7.985 mascherine monouso e 5.246 tute. “Voglio ringraziare anche il mio collega assessore alla Sanità Mario Nieddu e anche i Nas di Liguria e Sardegna, – aggiunge l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – è comunque importante ricordare che in questo momento gli acquisti di mascherine e dispositivi di protezione individuale, se effettuati da privati, sono soggetti a sequestro perché la priorità è rifornire la Protezione civile nazionale e regionale ed il servizio sanitario col suo personale sanitario, anche se ovviamente Regione Liguria s’è assunta l’impegno di rifornire gli enti gestori e le farmacie qualora ci fossero dispositivi in quantità sufficiente”.

Si precisa che i DPI non possono essere acquistate da privati, il container rintracciato in Sardegna  era destinato a soggetti privati liguri e quindi, come previsto dal dpcm del governo, è stato sequestrato dai Nas. I dispositivi di protezione individuale dovevano rimanere sul territorio del sequestro. Tuttavia, grazie alla collaborazione tra istituzioni, Prefetture, NAS e Regioni  Sardegna e Liguria, un quantitativo che, ripetiamo, non era del sistema sanitario ligure, è stato destinato alla Liguria.

 

Redazione

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