L’emergenza coronavirus in Italia mette a rischio anche tutte le discipline sportive che già ieri sono state annullate nelle regioni ritenute l’epicentro del nostro Stivale.
Il ministro dello Sport Spadafora ha inviato una lettera al presidente del Coni Malagò chiedendo di farsi “Interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo a sospendere tutte le manifestzioni sportive di ogni ordine e grado e disciplina”.
L’annullamento, o meglio, il rinvio a data da destinarsi avvenuto ieri di Torino mette conseguentemente in un posizione di rischio analogo i prossimi impegni casalinghi per la Juventus. Fatti salvi poco probabili cambi di rotta del Governo di Roma.
I bianconeri, nelle prossime settimane avevano due impegni casalinghi molto importanti: Juventus-Inter e Juventus-Lione. Dopo il rinvio delle 4 partite di Serie A di ieri, la Juventus rischia il rinvio per i due big match. La partità più a rischio parrebbe essere quella con l’Inter. Per il ritorno casalingo di Champions con il Lione, la Juventus potrebbe vedersi applicata le stesse restrizioni dell’Inter, per il ritorno con il Ludogoretz, che secondo le indiscrezioni rischia o di essere giocata in campo neutro oppure a San Siro ma porte chiuse.
Il caos provocato dal coronavirus non sembra placarsi. Fermo restando che stiamo semplicemente parlando di partite di calcio.
In recepimento delle disposizioni contenute nell’Ordinanza Contingibile e Urgente del Ministero della Salute e della Regione Piemonte la Società bianconera ha nel frattempo disposto la chiusura del Museum fino al 29 febbraio.
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