Nuovo episodio di antisemitismo a Torino. Stavolta ad essere colpito è Marcello Segre, figura nota nel mondo del volontariato torinese e presidente dell'Associazione italiana "Cuore e rianimazione Lorenzo Greco Onlus".
Ignoti hanno scritto sulla sua porta di casa -nel quartiere di Cit Turin - Jude "Ebreo", disegnando una stella di David. Le indagini per risalire agli autori sono state affidate alla Digos: sul posto anche la Polizia Scientifica.
"Rammarico - commenta Segre - per gesti che sviliscono il valore di una comunità civile come quella piemontese, da sempre inclusiva e lontana da deriva antisemita".
Segre fa parte della Sardine piemontesi. Il movimento di piazza nazionale, esprimendogli solidarietà, ha commentato:"Non possiamo accettare tutto questo. Siamo vicini a Marcello e siamo sicuri che questo episodio lo rafforzerà ancora di più nei suoi ideali di solidarietà e piace". "Abbiamo un motivo in più - hanno aggiunto -per trovarci tutti insieme per un abbraccio simbolico che urlerà chiaro e forte il nostro NO a ogni tipo di odio e discriminazione".
A condannare il gesto il Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia, che parla di "fenomeno preoccupante" e si augura che "gli autori vengano al più presto individuati e puniti". "Questo ignobile gesto - prosegue il numero uno di Palazzo Lascaris - dimostra come la mancanza di conoscenza della storia, e l'ignoranza che ne consegue, sono un problema che è ancora lontano dall'essere estirpato".
"Occorre - ha aggiunto la deputata di Italia Viva Silvia Fregolent -una risposta pronta ed efficace delle istituzioni: vanno aggravate le pene per questo tipo di reati. Il governo intervenga con un atto urgente". "Noi continuiamo a non sottovalutare e a denunciare: non lasceremo passare niente" ha scritto su Facebook la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando.
Ad esprimere solidarietà a Segre, condannando il gesto, gli esponenti di Forza Italia Paolo Zangrillo e Daniela Ruffino. Per la deputata azzurra:"La bestia dell'antisemitismo è più che mai viva e il clima di odio per ogni diversità è il terreno ideale in cui essa prospera", mentre per il coordinatore regionale forzista "Siamo in un momento storico molto delicato dove purtroppo abbiamo un forte analfabetismo storico accompagnato da un odio e rancore verso il prossimo diffuso". "In un contesto del genere, fatti come questi sono da considerare gravissimi e vanno estirpati al loro nascere, rintracciando e punendo i colpevoli" conclude Zangrillo.
Nelle scorse settimane, in coincidenza con il Giorno della Memoria, era comparsa la frase "Crepa sporca ebrea" davanti ad un alloggio a Borgo Po a Torino e scritte antisemite a Mondovì (nel Cuneese) sulla casa di Aldo Rolfi, figlio della partigiana e intellettuale monregalese Lidia Beccaria Rolfi.
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