Il Nazionale

Politica | 08 febbraio 2020, 17:44

Villar Pellice lancia uno studio sulla popolazione dei lupi in Alta Valle

Il sindaco Garnier: «I dati sulla presenza del predatore non sono chiari e noi vogliamo avere un quadro preciso per capire come i nostri allevatori possano difendersi»

Villar Pellice lancia uno studio sulla popolazione dei lupi in Alta Valle

«I dati sulla presenza del lupo non sono chiari e non permettono di valutare le migliori strategie che gli allevatori possono adottare per difendersi, perciò abbiamo deciso di affidare noi uno studio che faccia il quadro della situazione in Alta Val Pellice». Lilia Garnier, sindaco di Villar Pellice, spiega così la scelta del suo piccolo Comune.

Appoggiandosi alla Coldiretti di Verona e a quella di Torino, ha affidato al veterinario Antonio Scungio lo studio in Alta Valle. Scungio non chiede compensi ma solo rimborsi per eventuali pernottamenti e spese come pasti e carburante. A lui toccherà mappare la presenza del lupo, sulla falsariga di quanto ha già fatto in Veneto sui Monti Lessini.

«Incrocerà i dati degli animali e delle superfici in alpeggio, con quelli sulla presenza di lupi forniti dalla Regione e da progetti come Life WolfAlps, nonché quelli delle predazioni certificate dall’Asl e così via» dettaglia Garnier. Il progetto coinvolge Angrogna, Bobbio Pellice, Rorà e Torre Pellice, Comuni con cui verranno condivisi i dati di questa iniziativa.

«Sapere qual è la popolazione che abita la nostra zona e come si evolvono i branchi ci preparerà a una fase due – tratteggia Garnier –. Potremo valutare quali misure sono efficaci per proteggere gli animali degli allevatori dalle predazioni e quanto costano». Il sindaco villarese, infatti, si batte da tempo sulla questione lupo, sollevando le problematiche degli allevatori locali e la paura di alcune famiglie dopo gli avvistamenti e le predazioni in paese.

Marco Bertello

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