Il Nazionale

Cronaca | 03 febbraio 2020, 17:00

Insegnanti e genitori, scoppia la protesta sotto il Comune: “Giù le mani dalla scuola” [VIDEO e FOTO]

Dal caso Gianelli-Turoldo al taglio di 15 sezioni delle scuole d’infanzia, tante le richieste all’assessore all’Istruzione del Comune di Torino, Antonietta Di Martino

Insegnanti e genitori, scoppia la protesta sotto il Comune: “Giù le mani dalla scuola” [VIDEO e FOTO]

E’ un urlo di rabbia quello che si leva da piazza Palazzo di Città. Mentre in Sala Rossa andava in scena il Consiglio comunale, sono circa 500 le persone tra insegnanti, bimbi e genitori delle scuole d’infanzia, elementari e medie che si sono ritrovati sotto il Comune per portare alcune questioni importanti al tavolo dell’assessore all’Istruzione Antonietta Di Martino.

Dal caso Gianelli-Turoldo al taglio di 15 sezioni in 14 scuole dell’infanzia della città, i manifestanti con cartelli colorati, pentole, fischietti e striscioni hanno fatto sentire la loro voce con una protesta durata circa tre ore. Dalle Vallette in tanti si sono mobilitati per ribadire la contrarietà al trasloco della scuola elementare Gianelli all’interno della Turoldo per far spazio all’Cpia1. “La scuola media non ha adeguati locali a livello di parametri di sicurezza” attacca Giulia Bertelli, Cub Scuola. Una posizione condivisa dagli insegnanti della Turoldo: “Con l’accorpamento gli spazi verrebbero a mancare. I nostri laboratori sparirebbero, non è possibile utilizzare spazi dell’ex segreteria come indicato dai tecnici del Comune. Sparirà il laboratorio di arte, di tecnica, di musica e di scienze” spiega Maria Placida. Deborah Montalbano, consigliera comunale di Dema, prima firmataria di una mozione che chiede di sospendere il trasloco, chiede a gran voce all’assessore Di Martino di ascoltare il quartiere: “Legittimo sistemare il Cpia, il problema è che non si stanno rispettando le esigenze e bisogni di un quartiere. E’ stata una decisione presa senza ascoltare il quartiere delle Vallette”.

Un’altra questione spinosa è poi il taglio di 15 sezioni in 14 scuole dell’infanzia di Torino. “I nidi devono rimanere pubblici” è la posizione di Giulia Bertelli. “Non si faccia il gioco di contrapporre gli ordini di scuola, le sezioni delle scuole materne vengono tagliate” conclude la responsabile del Cub Scuola. Daniela Bordoni, rappresentante scuola dell’infanzia Monte Cristallo, racconta le ragioni che l’hanno spinta a protestare in piazza: “Il Comune ha deciso di tagliare le sezioni, motivandole con il calo demografico e i pensionamenti. E’ stato integrato un criterio secondo il quale qualsiasi scuola che ha entro un chilometro entro un km una scuola statale che sta subendo un calo demografico deve essere tagliata. Non ha senso e chiediamo all’assessore di togliere questo punto, preservando le eccellenze dal punto di vista educativo. Si elimini il criterio del chilometro”. Una posizione condivisa dalle tante mamme presenti in piazza, come Valentina Lecce: “Le nostre scuole sono richieste, ci sono liste d’attesa”.

L’assessore Di Martino, dal canto suo, rispedisce le obiezioni al mittente: “Lo spostamento della scuola Gianelli? La scuola continuerà a funzionare, mantenendo la propria identità, con le proprie classi e il proprio corpo docente”. “Il Comune per legge deve garantire a ogni scuola una sede adeguata e anche il Cpia è una scuola pubblica. Questa soluzione perette di soddisfare le esigenze di tutte le scuole” ha poi concluso l’assessore che ha ribadito di essersi sempre confrontata con il territorio.

Per quanto riguarda la riduzione delle scuole dell’infanzia, l’assessore ha precisato: “La delibera non è una novità, è il terzo anno che la Città di Torino prende decisioni in questo senso. Le linee di indirizzo sono state approvate dal consiglio senza nessun voto contrario. Gà ora, in continuità con gli anni precedenti, si è dovuto proseguire nella razionalizzazione dell’offerta della scuola dell’infanzia”.

 

 

Andrea Parisotto

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